mercoledì 1 agosto 2012

Pretty in pink


Ecco un altro albero dal nome difficile ma dalla fioritura romantica.... e rosa!

La lagerstroemia, grande arbusto (o piccolo albero) originario dell'Asia, a differenza del nome quasi impronunciabile, è di facile coltivazione.
Le sue caratteristiche di resistenza al caldo, alla terra pesante e argillosa (proprio la mia) e all’inquinamento, la rendono ideale per essere impiegata nel verde pubblico, nelle aiuole stradali o nei viali, regalandoci la visione di una generosa fioritura estiva.
Proprio per tutte le caratteristiche citate si presta bene alla coltivazione ad uso ornamentale nei giardini privati.
Essendo caducifoglia durante l'inverno si spoglia completamente lasciando intravedere il tronco, anch'esso ornamentale, di colore marrone-grigio con la corteccia che si squama a macchie di leopardo. 
Cresce lentamente e la sua ombra è rada e leggera.
Nel mio giardino è tra le ultime piante a germogliare in primavera.


 

La lagerstroemia fiorisce a lungo a partire da luglio fino a settembre, all'apice dei rami.
I fiori si presentano come grandi grappoli di boccioli all'apice dei rami che si schiudono un pò alla volta.

Le lagerstroemie indiche possono essere di colore bianco, rosa, malva, viola o rosso.
La mia è la più comune, quella rosa, perché quando l'ho presa ero ancora inesperta e non sapevo dell'esistenza degli altri colori, altrimenti avrei fatto un pensierino sul color malva...
Quando i fiori sono completamente aperti si notano i pistilli gialli e i sei piccoli petali delicati e dall'aspetto stropicciato, che crea delle nuvolette rosa. 



 

Le foglie sono ovali, allungate, di colore verde scuro, e formano una chioma tondeggiante, allargata, non molto densa, che permette di coltivarci sotto le rose o altri arbusti.
Io ad esempio ci ho creato una macchia di colore in giardino mettendosi sotto altri arbusti di fioriture primaverili, un ceanothus thyrsiflora, un loropetalum porpora e la rosa Liv Tyler.
In questo modo ho reso interessante quell'angolo del giardino davanti al balcone con fioriture ininterrotte da aprile a settembre. 


Nella foto qui sopra vedete esattamente quello che vedo io dal balcone guardando verso sinistra, dove si può notare la verdissima catambra tondeggiante (il cui post va a ruba) con alla base la nepeta e al centro della foto la macchia di arbusti prima citati con la lagerstroemia al centro.
 
Spesso questa pianta sviluppa più tronchi paralleli.
Può essere educata ad alberello potando i rami più bassi e mantenendo quelli più eretti e vigorosi, anche se con questo portamento rimane piuttosto esile e sviluppa una chioma ad ombrello.
In alternativa si coltiva in forma libera, cioè ad arbusto, come si trova in natura, come preferisco fare io.
In forma arbustiva diventa adatta a formare splendide siepi miste che rallegrano il giardino tutta l'estate.
Tollera benissimo le esposizioni in pieno sole, ottenendo così una fioritura è più generosa. 
In autunno le lagerstroemie sono stupende perché prima di cadere le foglie diventano di un colore rosso e giallo fiammante.
Vi mostrerò a suo tempo cosa voglio dire...

Questo arbusto non teme il freddo e l’umidità invernale.
Gli esemplari adulti sopportano senza problemi brevi periodi di siccità, ma se viene innaffiata generosamente fiorisce di più, con fiori che durano più a lungo sui rami dell’anno. 
Si pota a fine inverno per eliminare i rametti che hanno portato i fiori l’anno prima, facilmente riconoscibili per le capsule scure di semi rimasti intatti sulla pianta.
Se la pianta non viene potata assumerà un aspetto più disordinato e i fiori saranno più piccoli.
Trovate le foto dei rami spogli della lagerstroemia con le capsule innevate nel post di febbraio: Nessuna sorpresa
La riproduzione avviene per seme o per talea estiva, asportando come ho già spiegato per altri arbusti, un rametto di circa 10 centimetri, togliendo le foglie e interrando in una miscela di terriccio leggero e sabbia e facendo attenzione a mantenere il terreno umido fino all'attecchimento; le giovani piantine così prodotte si possono porre a dimora nel terreno solo dopo 2 o3 anni di coltivazione in vaso.

Si tratta sicuramente di una pianta resistente alla maggior parte delle malattie e non ha bisogno di molte cure.
I fiori e le foglie possono essere attaccati dall'oidio, i boccioli dei fiori dagli afidi, soprattutto in periodi caldo-umidi.
Un eventuale attacco di afidi può causare un altro problema collaterale, cioè lo sviluppo di muffa grigia chiamata fumaggine, che deturpa vistosamente il fogliame.
Nel caso dovrete effettuare un trattamento con un antifungino o con sali di rame.

 
Ed ecco un pò di curiosità che mi piace sempre cercare per i miei lettori:
La lagerstroemia è originaria per la precisione della Cina, dove da millenni è usata per ornare i templi.
In Europa è utilizzata soprattutto per scopi ornamentali, ma nei paesi d'origine da questa pianta si usa il legno per la costruzione di case, ponti e traversine ferroviarie, grazie al fatto che essendo a grana molto compatta, ha il vantaggio di non venir attaccato dalle termiti, vero flagello di quelle latitudini.
In Asia è molto utilizzata anche in forma di bonsai.

Fu scoperta nel 1759 da Magnus Von Lagerstroem, allora direttore della Compagnia delle Indie che ne inviò alcune piantine per la classificazione al grande botanico Linneo, che in onore del suo scopritore la chiamò lagerstroemia, senza che quest'ultimo lo sapesse mai perché morì prima.

Le specie di lagerstroemia sono circa ottanta, tra cui alcune molto più imponenti, come la Speciosa, che raggiunge i 20-25 metri di altezza, ma teme leggermente il freddo, o di più piccole come la Nana che arriva ai 90 cm di altezza, ideale quindi per piccoli giardini.

Questo è quanto su questa bella pianta ornamentale che colora il mio giardino in questa caldissima estate, dove poche altre cose hanno la forza di fiorire e su cui diversi ospiti si danno parecchio da fare..(Cimici innamorate)
Vi saluto con questa botta di ....colore!

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5 commenti:

  1. Ce l'ha la mia vicina di casa e ogni giorno quando passo davanti gliela ammiro... davvero bella!
    :)

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    1. Si nota molto per il suo colore accesso, anche perchè non c'è molto di fiorito nei giardini in questo periodo, per cui spicca nel verde.
      Quando vieni te la faccio conoscere!;-)
      Ciao Laura.

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  2. bella davvero,
    sei sicura che potrebbe vivere a 850 m. slm ( inverno a -15/-18° )
    in compenso non ho nessun problema di siccità (qui se fai un buci in terra ti nasce una sorgente....)

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    Risposte
    1. Credo proprio che abbia buone possibilità di vivere a tali temperature...
      Guarda che anche qui quest'inverno è arrivata a -16°! E la neve è rimasta quasi un mese.
      Da te fiorirà tardivamente rispetto alla mia, ma potresti provare...
      Nel dubbio puoi sempre ripararla con il tessuto non tessuto.
      Ciao pilusmax, sono sempre felice di leggerti!

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  3. Cara Ilaria,
    che te lo dico a fare? Sempre interessanti i tuoi "post-articoli" (Scusa la nuova "coniazione" ma...So benissimo che "Post" è il termine adeguato ad un blog ma è riduttivo e quindi...visto che per me sono dei veri e propri articoli...ecco la nuova definizione..."post-articolo"!!) e sempre meravigliose le tue foto! Complimenti e...grazie...perchè "hai dipinto l'estate di rosa"...
    A presto,
    Tina

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