mercoledì 24 ottobre 2012

Preparate le casette nido prima del freddo!


Il periodo migliore per posizionare le casette (o cassette) nido per gli uccelli è il mese di ottobre.
La cassetta, aderendo al tronco dell’albero simula il nido abbandonato dal picchio e proprio per questo motivo può essere scelto da tutte quelle specie di uccelli che preferiscono nidificare all’interno di nicchie o fori degli alberi, che in pianura sono principalmente cinciallegra, cinciarella, scricciolo, upupa, civetta, assiolo.
Sarà il maschio che dovrà ispezionarla per sceglierla, se adeguata, come rifugio in inverno e come nido nella bella stagione.

Tra gli scopi dei nidi artificiali c'è quello di sopperire alla diminuzione dei nidi naturali, causa le inadeguate strutture dei nuovi contesti urbani e altre problematiche che ho già approfondito in precedenti post.
Inoltre posizionare nel proprio spazio verde le casette nido o le mangiatoie portasemi, offre la possibilità di contatto diretto con la vita selvatica, permettendo l'osservazione ravvicinata di tanti tipi di uccelli,
in maniera non invadente, contribuendo alla loro nutrizione.

Oltre allo scopo naturalistico, i nidi artificiali sono validi alleati nella lotta biologica alle zanzare o ad altri insetti dannosi, sia in campo agricolo che in città, grazie alla frequentazione da parte degli uccelli insettivori o dei pipistrelli, oppure nel caso dei rapaci, per la lotta ai roditori o ai piccioni. 
In alcune città, ad esempio, è stata incentivata la nidificazione dei rapaci non solo per il scongiurare la proliferazione dei piccioni, ma anche per limitare gli assembramenti sugli edifici e sui monumenti.
Le casette o cassette nido possono essere acquistate in negozi specializzati per animali o presso i garden center ben forniti, oppure essere facilmente realizzate se siete abili con il faidatè, magari utilizzando materiale di risulta o riciclando oggetti nati per altri usi; la cosa che conta è seguire alcune regole fondamentali che spiegherò più avanti.

Intanto potete prendete spunto da queste originali strutture trovate in esposizione e vendita presso gli stand della mostra Nel Segno del Giglio di Colorno.
Alcune sono fatte a forma di torretta, altre a forma di granaio, altre ancora hanno addirittura il balconcino!

 



Dette casette possono durare molti anni se annualmente viene effettuata la loro manutenzione. 
Alla fine della stagione riproduttiva, per sicurezza nel mese di settembre, deve essere sganciata dall’albero per poter essere sterilizzata, pulita da eventuali acari degli uccelli, usando possibilmente polvere di piretro, che si trova in vendita presso i negozi per animali.
Un'alternativa al piretro può essere un getto forte di acqua, come suggerisce l'amico di Voliera senza sbarre , molto più ferrato di me in materia, che dà qualche altro consiglio utile nel suo post sulla pulizia delle casette nido.

Se necessita di manutenzione provvedete alla sostituzione di viti o rinforzi.
Se non avete ancora effettuato queste semplici operazioni, sarebbe il caso di provvedere subito, in modo da essere già pronte e posizionate all'arrivo dei primi freddi e delle piogge violente.
Altra cosa da non dimenticare se non presenti nel modello selezionato, è la preparazione dei buchi di drenaggio sul fondo, con l'uso di un trapano, per evitare che la residenza dei volatili si allaghi con la pioggia e per permettere altresì una buona aerazione interna.
Un requisito essenziale che non deve mancare è l'ispezionabilità: dovendo essere riutilizzate nelle stagioni successive, un lato della struttura dovrà essere rimovibile o apribile per effettuare la manutenzione e la pulizia.
Secondo il modello che avete acquistato o costruito, controllate che abbia il tetto sollevabile con un meccanismo a cerniera, stabilmente chiuso con un gancetto o simili, oppure una parete laterale, anteriore o posteriore basculante o ad anta apribile.
La pulizia e la sanificazione da insetti e parassiti della casetta, deve essere effettuata alla fine della stagione riproduttiva, rimuovendo tutto il materiale portato per costruire il nido, i resti di uova, ecc.

 
Per quanto riguarda l'orientamento, quello ideale è compreso tra est e ovest, evitando l'esposizione a sud in pieno sole, perché l'ombra parziale è molto gradita agli uccellini. 
Meglio non scegliere punti dell’albero troppo a ridosso di rami facilmente scalabili dai gatti, che sono i più pericolosi cacciatori cittadini di uccelli.
La collocazione dei nidi artificiali può essere fatta in luoghi immersi nella natura, oppure (ancora più utili) nei nostri giardini, agganciati a tronchi o a rami d'albero o anche a pali e altri supporti stabili, oppure fissati a pareti di fabbricati.
Deve essere ad un'altezza da terra dai 2,5 ai 4 metri, sia per il motivo precedentemente spiegato sia perchè gli uccellini timorosi non si fiderebbero ad un'altezza molto vicina agli umani.

Ho fotografato la casetta nido qui sotto a Ivoire (splendido paesino costruito in sasso visitato durante l'ultimo viaggio in Francia), posta sufficientemente in alto e fissata ad una struttura tipo scala, esempio ben riuscito di posizionamento antigatto.


Quella qui sotto invece è una delle due casette nido che io e Francesco abbiamo posto sull'ontano del giardino già la primavera scorsa, per dare ospitalità alle piccole cinciarelle, poi utilizzate con nostra sorpresa dalle loro sorelle più grandi cinciallegre.
Chi mi legge da qualche mese si ricorderà il mio reportage.
Per chi non le avesse viste non perdetevi le bellissime immagini di cinciallegre mentre costruiscono il nido: Cinciallegre al lavoro.


Per il fissaggio della casetta arancione abbiamo utilizzato dei cavetti elastici girati intorno al tronco, e poi ganciati al foro di supporto, ma leggendo su diversi siti specializzati questi consigliano di interporre tra la casetta e l'albero un listello di legno che farà da sostegno e rallenterà l’azione di marcescenza del legno.
Si può anche fissare predisponendo un gancio sul tronco dell’albero oppure piantando dei chiodi di alluminio, solo però se l'albero ha un diametro significativo e non siete sicure che non soffrirà della bucatura della corteccia.
Non usate corde o legacci stretti tipo fil di ferro, perché taglierebbero la corteccia impedendo il passaggio della linfa e danneggiando la pianta.
L'importante alla fine dell'operazione è che l'oggetto del vostro lavoro non cada dall'albero con il vento o altro, rischiando oltretutto la distruzione della covata o il ferimento dell'ospite!
Un'altra dritta che posso dare è di posizionare la casetta per gli uccellini con il fronte leggermente inclinato verso il basso, piuttosto che il contrario, per agevolare la fuoriuscita di eventuale acqua piovana.

Le tipologie e le dimensioni delle casette nido in commercio sono infinite e diverse secondo la specie di uccello che intende ospitare. 
Per informazioni più dettagliate su quale tipo di struttura scegliere consiglio di leggere: Un giardino per gli uccellini.

Durante la vacanza estiva in Umbria, esattamente a Spello, in un coloratissimo e fornitissimo negozio di oggettistica, ho acquistato una nuova casetta per i miei amici, che per me è troppo bella!
 

Giudicate voi se non è un luogo perfetto per ripararsi dal freddo e metter su famiglia!
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9 commenti:

  1. quando il nostro Geppetto avrà finito di contruire la scala per la mansarda, magari con qualche pezzetto di legno avanzato ptremo farle da noi queste delizie!
    Gli alberi ci sono, gli uccellini pure, la guida sei tu, che ci manca?? non abbiamo scuse per non farle!
    baci!!

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  2. Queste casette sono bellissime! l'ultima ha delle decorazioni meravigliose, però finiranno sporcate dagli uccellini, o sbaglio? nella loro casetta sono puliti? perchè ultimamente hanno preso di mira il mio stendi biancheria e devo lavare tutto due volte... a parte gli scherzi, ci dici che è il maschio che sceglie: pensa un po', tutto il contrario degli umani...

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    1. Forse la sporcheranno ma vale comunque la pena no?
      Il maschio della cincia sceglie la dimora è adatta e quando capisce che lo è usa una tecnica stranissima che la prima volta che l'ho vista mi sono chiesta cosa stesse facendo: batte con il becco intorno al bordo del foro e ho letto che significa: questa casetta è perfetta, cerco anima gemella per metter su famiglia!
      Che meraviglia la natura!
      Ciao Marta, bacioni.

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  3. mi sono persa a leggere il post ed ho bruciato la cena!argh!sono troppo belline le casette non saprei se scegliere quella con i cuori o quella comprata a Spello!
    baci baci
    ughi

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    1. Che bella sorpresa il tuo commento!!!
      Bella vero quella con i cuori tutta allungata? Pensa che è sia mangiatoia (la parte sotto) che nido(sopra)! Le ho viste a Courmayeur e mi sono piaciute un sacco!
      Grazie stella per aver bruciato la cena per leggermi!
      Un bacio a te e ai pupi.

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  4. Veramente molto belle, io sono un pò più orienatto su quelle spartane, forse perchè le metto nel bosco anzichè nel giardino .
    Comunque anche io ho fatto un post sulla pulizia, e ti ho citato con un link a questo post, in quanto credo che per il giardino questi modelli siano spettacolari.
    Ciao

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  5. Bellissima!!! Domani condividerò questo post su facebook... e tirerò le orecchie a mio marito! Siamo in ritardissimo con la casetta!

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  6. Sono bellissime!! :)
    Devo dire che ho avuto successo con la casetta più spartana che c'è nel nostro giardino, fatta a mano dal mio ragazzo, un semplice parallelepipedo di legno col tettino e una feritoia per entrare. Le casette più colorate che mia madre appende agli alberi per bellezza non se le sono filate...forse questi pennuti sono più da "due cuori e una capanna"? :D

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    1. Ciao Letizia, è probabile che sia come dici tu...
      Le mie sono quasi tutte spartane come forma, anche se non nei colori, ma la nuova è davvero molto romantica.
      Confido che piaccia comunque a qualche uccellino un pò fru-fru..;-)
      Grazie dei commenti!

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