giovedì 19 aprile 2012

La grazia delle clematis


Quanto mi piacciono le clematis!

Sono rampicanti eleganti e delicate che sono arrivate nel nostro paese da pochi anni.
Da qualche anno ho piantato uno splendido esemplare di ibrido delle clematidi a fioritura primaverile, una Ville de Lyon, alla base della facciata della casa sostenuta su una grata di legno.
Ha grandi fiori a sei petali color magenta e pistilli crema che sono decisamente appariscenti.

In Italia, l'utilizzo di queste piante nei giardini è ancora molto limitato nonostante esistano centinaia di specie e varietà originarie delle più svariate zone del globo, erbacee e ibridi con grandi fiori appariscenti tutti diversi tra loro, adattabili a vari climi.
All'estero, in Inghilterra, Francia e Nord Europa, ne ho viste moltissime, ma lì con il giardinaggio sono molto più avanti di noi...e forse sono anche più fortunati con il clima giusto per questi fiori.
 

Ecco qualche informazione utile per chi avesse deciso di coltivare queste bellissime piante:

Il termine Clematis deriva dal greco klema che significa "viticcio", infatti il picciolo delle foglie si avvolge ai supporti che trova in natura o messi appositamente da noi.
Bisogna aiutarle nella fase di crescita dei vari tralci cercando di posizionare i nuovi rametti verdi in modo che si aggrappino ai supporti, perché potrebbero avvolgersi tra loro, senza potersi difendere da eventuale vento, che le rovinerebbe prima della fioritura e ne spezzerebbe le estremità più delicate. 
La maggior parte delle clematidi resiste benissimo alle temperature invernali, così come alcune tipologie si adattano al caldo torrido dell'estate.
La mia Ville de Lyon con il caldo estivo tipico della Pianura Padana si secca nella parte fogliare ma in settembre appena le temperature di abbassano produce una nuova fioritura, nonostante sia più scarsa di quella primaverile è comunque piacevole.


La regola fondamentale per ottenere delle clematis rigogliose è: testa al sole e piede all'ombra!
L'ho letta e sentita ovunque si parli di clematis, e in effetti ho verificato che è vero!
Bisogna scegliere una posizione del giardino dove le radici  siano protette da un terreno fresco e ben drenato, ma la parte erbacea in esposizione luminosa e soleggiata.
Può essere una buona soluzione posizionare dei piccoli arbusti bassi e compatti o delle erbacee sempreverdi oppure ancora dei vasi davanti alla base del rampicante.
Io ho fatto proprio così, essendo esposta a sud tutta la facciata della casa.
In questo modo la clematis mantiene la giusta temperatura alle radici ma ottiene tutto il sole necessario allo sviluppo dei fiori nella parte più alta.


I supporti su cui far arrampicare le clematis sono dei più svariati: graticci di ferro o di legno, reti metalliche, opportunamente fissati ad un muro, oppure a ridosso di un’altra pianta rampicante, come ad esempio una rosa, creando un contrasto di colore.
Un ulteriore idea potrebbe essere farla arrampicare su un'edera, o sulla Lonicera, o sul Plumbago, o addirittura su un palo di cemento o sul tronco di un grande albero o un arbusto sempreverde, come avviene in natura per quelle spontanee.


La soluzioni del tronco del sempreverde protegge al meglio la clematis dal vento e soprattutto dal sole nelle ore più calde, permettendo al fiore di durare di più e mantenere i colori più vivi.
Alcune tipologie vengono utilizzate anche come copri suolo, guidate su fili di ferro paralleli fissati al terreno, creando colorate aiuole.
Se volete curiosare sul web ne troverete tanti esempi.


Per metterla a dimora è necessario bagnare bene il pane di terra immergendolo in un secchio d'acqua nell'attesa che sia pronta la buca di messa a dimora.
Questa dovrà essere profonda almeno 50 cm e larga circa 40 cm tenendo conto di lasciare un pò di spazio tra la pianta e il muro perché il terreno vicino ai muri è solitamente troppo arido. 
Porre nella buca del terriccio universale e una bella quantità di stallatico maturo, fino ad arrivare alla giusta altezza per appoggiare le radici della clematide, inclinandola leggermente verso il muro e calcolando che almeno due o tre nodi rimangano interrati e ricoprire la buca. 
Molte varietà sono adatte per crescere in vaso, possibilmente in materiali naturali in grado di isolare le radici dal caldo estivo e dalle gelate invernali, sufficientemente capienti e dotati di buchi per il drenaggio.
Per migliorare il drenaggio porre sul fondo della ghiaia o argilla espansa, pratica che io per scrupolo utilizzo in ogni rinvaso.
Terminato l'impianto nel vaso occorre posizionare il supporto che occorre alla piante per arrampicarsi, un cono di canne di bambù o vimini, oppure se accostato al muro, un traliccio come per l'impianto in piena terra.

Il genere delle clematidi comprende numerose specie ed infiniti ibridi che fioriscono in diversi periodi dell’anno, alcune sui rami dell'anno precedente, altre su quelli nuovi, quindi la potatura varia a seconda del periodo di fioritura e della specie a cui appartengono ed è assolutamente indispensabile.
In tutto il mondo le clematidi sono catalogate in tre gruppi per tipi di potatura a cui devono essere sottoposte.

Gruppo 1: Sono clematidi quasi tutte sempreverdi (Armandii, Alpina, Macropetala, Montana, Cirrosa) abbisognano solo di una leggera potatura di pulizia subito dopo la fioritura nei mesi di maggio-giugno.

Gruppo 2:  Ne fanno parte le clematidi di tipo ibride a fiore grande fiore che fioriscono in tarda primavera sui rami dell'anno precedente; serve tagliare i fusti a metà altezza circa.

Gruppo 3: Sono di questo gruppo tutti gli ibridi a fiore grande estivo (tutte le Viticella e ibridi, ibridi di Jackmanii, Texensis, Tangutica e tutte le erbacee) come la mia Ville de Lyon, che fioriscono da maggio all’autunno sui nuovi rami.
A febbraio si devono potare drasticamente a circa 20-25 cm dalla base, per quelle  erbacee  addirittura fino al livello del terreno, perché durante l’inverno la parte aerea secca completamente.

E non abbiate paura a potare perché io lo faccio tutti gli anni e avete visto il risultato? 

Aspetto le foto delle vostre clematis e farò un post pubblicandole tutte!

12 commenti:

  1. E' bellissima! E' così ricca che faccio fatica a credere che la poti tutti gli anni così drasticamente.. Trovo molto interessante l'idea di farla arrampicare insieme a un'edera, per dare una bella nota di colore! Faccio tesoro delle tue informazioni!!

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  2. Ciao Michi, sembra strano ma è proprio così...
    Ce ne sono tantissimi tipi a Colorno nel Segno del Giglio.
    Sull'edera dovrebbe stare benissimo...

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  3. a proposito di clematis su edera metto un piccolo contributo:

    [IMG]http://i1238.photobucket.com/albums/ff494/pilusmax/Fontanigorda/100_1771b.jpg[/IMG]

    ciao

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    1. Bellissima la Ville del Lyon sull'edera!
      Grazie nuovo amico, anche per esserti iscritto al blog.

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  4. Che bello questo blog! Sono da pochi giorni la felice proprietaria di due clematidi (le mie prime!), una Montana Mayleen che si arrampica su un graticcio insieme a una rosa inglese e accanto a loro una Petit Faucon che non ho ancora deciso se lasciar ricadere o se guidare sullo stesso graticcio (quando ricade, essendo in una cassetta, sembra più che altro...moribonda!)
    Il terrazzo su cui si trovano è esposto a sud e anche se siamo a Como fa un caldo tremendo e hanno sole tutto il giorno almeno fino alle 17. Devo assolutamente ombreggiare le radici al più presto e pensavo di arricchire la cassetta con qualche piantina di Euphorbia Diamond Frost. Cosa ne dici? Non so che tipo di apparato radicale ha e non so se "ruberebbero" troppo nutrimento a clematis e rose (le cassette sono 100x40x40) e se farebbero abbastanza ombra. Aiuto aiuto aiuto! Cosa mi suggerisci?
    Grazie infinite!
    Chiara

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  5. Ciao Chiara, felice di conoscerti e benvenuta sul mio blog!
    Bellissimi acquisti innanzitutto.
    L'euphorbia è forse troppo invadente, come hai detto tu per la cassetta e sta bene in un vaso da sola per ottenere una bella palla di fiorellini bianchi. Ti consiglio qualcosa di più piccolo magari di un colore che faccia un bel contrasto con il colore chiaro della montana.
    In questo momento sono matta per le heuchere, le conosci?
    Secondo me una a foglia rossa starebbe proprio bene...Se ne trovano diverse.
    Oppure la lithodora diffusa blu, o delle campanule, semplici ma bellissime.
    Altra soluzione veloce e senza bisogno di cure può bastare una tegola o della pacciamtura alla base della tua clematis.
    Tienimi aggiornata.
    Buonanotte

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  6. la tua clemantis è uno spettacolo. anch'io ne ho una identica che poto senza paura, quest'anno dopo la prima fioritura il cagnaccio ha troncato alla base i 2 rametti principali, temevo di averla perduta invece adesso, a distanza di un mes,e è già alta 1 metro...e protetta!

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    1. Mi sa che devo potarla di nuovo anch'io perchè con tutta questa umidità ha preso il mal bianco ed è diventata bruttissima...
      Stavo temporeggiando, ma se mi dici che anche la tua non ha sofferto domani mi ci metto.
      Grazie Ortovela!

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  7. Ciao a tutti, sono alle prese con le mie prime due clematis e sono un po' confusa: appartengono entrambe al gruppo due, sono state messe a dimora da una decfina di giorni (in vaso, hanno finito la fioritura e cominciano a rispuntare nuovi rametti. Domanda: perchè rifioriscano a settembre, vanno potate adesso ancora una volta o no? La vivaista che me le ha vendute sostiene di si, la mia vivaista dice di lasciarle perdere ed eliminare soltanto i fiori già sfioriti...che devo fare?

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    1. Ciao anonima,benvenuta nel mio blog!
      La mia clematis rifiorisce sempre a settembre senza potarla, ma con fiori più piccoli, meno numerosi e meno duraturi.
      Solitamente con la prima ondata di caldo la parte verde della mia Ville de Lyon secca, essendo esposta a sud nel caldo torrido della pianura Padana.
      La potatura potrebbe giovarle e stimolarla alla formazione di foglie nuove, e probabilmente di più fiori a settembre, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo.
      Nei prossimi giorni proverò, ma per i risultati ci vorrà tempo....
      Vedi tu come fare con la tua...
      Lascio a te la decisione.
      Grazie di seguirmi.
      A presto.

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  8. io poto solo a fine novembre
    ma la mia è a 850 m. slm, comincia a fiorire ora e va avanti fino ad otobre

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  9. Grazie per le risposte, ho preso una Vyvyan Pennel e una Vilhelmina e spero davvero di riuscire a farle crescere bene. Vivo a Roma, e le ho sistemate sotto una tettoia di canne di bambù, in una mezzombra molto luminosa dove tengo azalee, ortensie, orchidee, peonie e una gardenia. Il terrazzo è esposto a sud e la parte in pieno sole in estate diventa troppo calda per le clematis, o almeno credo.
    Penso che almeno per quest'anno seguirò il vostro consiglio, le lascio stare e vedo che succede.
    grazie di nuovo
    Francesca

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