domenica 10 marzo 2013

Giardinaggio di primavera



Il mese appena iniziato è quello del risveglio, non solo per noi umani, che usciamo dal cosiddetto torpore invernale, ma anche quello delle piante, (oltre che degli insetti e dei mammiferi in letargo) che è quello che attendo ogni anno con grandi aspettative.
Dopo tanti giorni di pioggia, oggi finalmente splende un bel sole e con l'innalzamento delle temperature, i parchi e i giardini subiranno una rapida trasforma­zione, fino al tripudio di colori e profumi che ci riserva la stagione più sorprendente dell'anno.


 

Approfittando della splendida giornata, già un paio di domeniche fa, io e Francesco abbiamo potato tutte le rose e l'albero delle farfalle, e ci siamo dedicati all'indispensabile pulizia del secco, rimuovendo le foglie secche che facevano da pacciamatura invernale sotto gli arbusti e gli alberi, tagliando i rami rovinati dal gelo delle piante perenni fino alla base della pianta,  prima che le nuove gemme inizino a uscire dal terreno.
Poi ho potato la delicata clematis a fioritura estiva Ville de Lyonche mi ringrazierà fra una quarantina di giorni donandomi una spettacolare fioritura.

Molte bordure di erbacee perenni, soprattutto quelle a fioritura estiva e autunnale,
(nel mio caso l'astro settembrino, la physostegia virginiana e i crisantemi) stanno ancora sonnecchiando, ma si sveglieranno presto, quando la temperatura si stabilizzerà attorno ai 15-16°.
Quando ricominceranno a ve­getare, provvederò a somministrare concime liquido o in granuli solubili ad alto contenuto di fosforo e potassio, una volta ogni paio di settimane circa.
Alcune erbacee a foglia persistente invece, sembrano essere uscite dall'inverno in ottima salute, come nel caso della bellissima heuchera creme brulè, che in questi giorni ha assunto un colore vivacissimo, più tendente al rosso rispetto a quando l'ho messa a dimora in autunno!
In questo periodo si possono piantare in vaso i tuberi di begonie e calle, e in breve tempo si potranno ammirare i loro sgargianti colori e inebrianti profumi.
 

Molte bulbose a fioritura primaverile hanno iniziato a fare capolino e a mostrare le prime foglie o i primi boccioli.
Nel mio giardino l'attesa dei primi narcisi si fa sempre più pressante, non vedo l'ora di vedere le sue corolle bianche e giallo limone, per non parlare di tutti i nuovi tulipani e allium che ho piantato in autunno, oltre a quelli ovviamente, meno recenti, che spero continuino a inselvatichirsi.


  
Durante la ricognizione post-invernale nel nostro giardino abbiamo controllato l'impianto di irrigazione, che abbisogna di qualche intervento di ripristino perché danneggiato in qualche punto, e di qualche modifica, dovuto alla crescita imprevista (o malprevista) di alcune piante davanti agli ugelli.
Il momento migliore per fare queste operazioni è sicuramente prima della messa in funzione regolare dell'impianto.

Gli impianti goccia a goccia che hanno più di quattro anni di funzionamento,
vanno controllati e se l’acqua distribuita è fortemente calcarea e/o ferruginosa, e può aver causato ostruzioni, è possibile pulire sia i singoli gocciolatori che l’intera tubatura con una soluzione diluita al cloro, facendo poi scorrere acqua pulita, per pulire dal cloro i gocciolatoi.

Qui da me, dopo le varie nevicate e le ultime piogge, il terreno è molto inzuppato, ma se siete in una zona a clima più secco e le vostri piante dovessero aver bisogno di acqua, è meglio iniziare a somministrarla, possibilmente localizzata a quelle che ne hanno maggiormente bisogno, ad esempio alle erbacee perenni in fase di risveglio ve­getativo e agli arbusti a fioritura primaverile.


 

Se in autunno avete comcimato le aiuole di fiori e le siepi e ne è rimasto in parte alla base delle piante, è il momento di interrarlo del tutto con un rastrello o con una leggera zappettatura e le piogge primaverili faranno in modo che il nutrimento arrivi fino alle radici.
Se invece non avete concimato in autunno, fatelo ora, distribuendo stallatico pellettato, oppure compost casalingo, o concime a lenta cessione in granuli, procedendo anche in questo caso ad una zappettatura superficiale per affinare il terreno ed eliminare già da subito le infestanti che minacciano le vostre colture, prima che prendano il soppravvento.

Altra utile operazione che vi farà risparmiare tempo e fatica in estate è il rinnovo o l'aggiunta di un buon strato di pacciamatura nelle aiuole o nelle bordure, per tenere sotto controllo le odiose infestanti.
I materiali da poter utilizzare e che si trovano in commercio sono tantissimi, lapillo, corteccia, gusci di frutta secca, pigne, solo per citare le principali.

Un'altra funzione della pacciamatura è la protezione del terreno dalle piog­ge battenti e il mantenimento costante l'umi­dità riducendo l'evaporazione nei mesi caldi in modo da giovare alle pianta e risparmiare sull’acqua di irrigazione.
Per ottenere un'azione ancora più efficace, in caso metteste a dimora nuovi impianti di fiori, è opportuno stendere anche un telo pacciamante (solitamente nero) fra terreno e pacciamatura, che aiuterà ancora meglio in caso di presenza di semi di infestanti.




Questo mese si possono mettere a dimora le rose a radice nuda, mentre per quelle in vaso si può aspettare in aprile, tenendo sempre conto di posizionarle in pieno sole.

Il mese di marzo è perfetto anche per prendersi cura del prato, realizzandone uno nuovo o sistemando quello esistente con l’aggiunta di semi, ove necessario, per renderlo più folto.
L'arieggiatura è un'operazione che si può fare appena sarà asciutto, per non rischiare di estirparlo;
rimuovere lo strato di erba secca darà al tappeto erboso lo spazio e l'aria sufficiente per svilupparsi e lo preparerà a recepire maggiormente le concimazioni primaverili, che potrete effettuare fino a fine aprile.
 

Sugli arbusti che la scorsa estate presentavano foglie di colore pallido, bisognerebbe intervenire ora, somministrando concime liquido miscelato nelle annaffiature a base di azoto, come il sangue di bue o prodotti analoghi, oppure concimi in granuli ternari bilanciati, cioè che riportano sull'etichetta la numerazione 10-5-7.
Questa cura le aiuterà a rinverdirsi e a rinforzarsi.

Clima permettendo è inoltre possibile effettuare la divisione dei cespi delle erbacee perenni, qualora si fossero eccessivamente sviluppate,
scalzandole con una forca e dividendole in più parti, scartando la parte centrale ormai deperita e ripiantando le parti esterne più giovani e fresche in una nuova posizione.
Questo è un metodo utilizzato anche come propagazione.
In linea generale possono essere mol­tiplicate per divisione dei cespi tutte le piante che emettono nuovi germogli diretta­mente da gemme radicali.

In effetti questo tipo di piante, seppur chiamate perenni, hanno una loro epoca di deperimento: in realtà durano dai 3 ai 5 anni in media, con qualche eccezzione, a differenza delle annuali e biennali che sopravvivono solo per un ciclo vegetativo.
Proprio per questo motivo può essere una buona pratica rinnovare le aiuole o le bordure miste ogni 4-5 anni circa. 


Esistono però erbacee perenni a fioritura perpetua se si ha l'accortezza di rimuovere i fiori appena appassiti, oppure altre che possono essere aiutate per una seconda fioritura, se potate completamente subito dopo la fioritura, come lo splendido delphinium (che desidero da tanti anni!).


Se le temperature sono adeguate potete togliere le protezioni invernali dalle piante sensibili al freddo e trasferire all'ester­no le piante in vaso ricoverate all'interno per l'inverno, tenendo per ultime le succulente e le cactacee.Controllate lo stato delle radici sia delle piante in vasi piccoli che nelle fioriere e si presentano scure e molto attorcigliate è bene organizzarsi per un reinvaso. 
Per tutte le altre piante rinnovate la parte superficiale del terriccio, concimate e ripulite la chio­ma da parti secche o rovinate.

Se ne avete voglia e tempo di leggere ancora, trovate qualche altra informazione al giardinaggio del mese nel post pubblicato l'anno scorso, più o meno nello stesso periodo:  Giardinaggio mon amour.

Intanto gli animali domestici si possono godere il calore del sole, proprio come fa Merlino, che vedete qui sotto in completo relax!


8 commenti:

  1. Che bello Merlino! Ha proprio l'espressione soddisfatta!

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    1. Hai visto che tenerone?
      È di mia sorella ma gli vogliamo bene come se fosse nostro!
      Ciao Marta, grazie della visita.

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  2. Bello che è Merlino, amore pelosone! ^.^
    Ed ecco la sottile (mica tanto) differenza che distingue te da me: tu, che oltre al pollice verosimilmente hai tutta la mano verde, hai potato le piante del giardino; io, che se proprio dev'essere colorato il pollice l'ho nero, ho dato degna sepoltura alla mia povera Pernettya, ormai definitivamente, inesorabilmente e decisissimamente stecchita. :-(

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    1. Il pollice verde non esiste Viviana!
      Esiste solo la pratica; tutti i giardinieri hanno degli scheletri nell'armadio e dei fallimenti, che servono però a fare esperienza e a non commettere gli stessi errori con la pianta successiva.
      Anch'io alla fine di ogni inverno ho sempre qualche vittima, ma è normale, altrimenti i vivai chiuderebbero!
      Non buttarti giù e riprova con un'altra piantina!
      Ciao carissima, a presto.

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  3. Ho letto il tuo post con molta attenzione: è un perfetto promemoria per tenere sotto controllo e organizzare i lavori in giardino, grazie... ma quanto è bello Merlino?!

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    1. Bene Lolle, organizza i lavori allora (meteo permettendo)!
      Merlino oltre ad essere bello è anche molto dolce...
      Ciao cara, un bacione!

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  4. Ma beato Merlino!
    Quest'anno noi dovremo fare grandi lavori in giardino quindi essendoci in vista cambiamenti strutturali gli abbellimenti sono rimandati... ma vedere le tue foto è sempre un piacere. Però qualche bulbo di begonia in vaso potrei piantarlo, che dici? Per il terrazzo...

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    1. Certo che puoi piantare i bulbi di begonia, e anche altri come gigli, dalie, iris, e molti altri!
      Io non vedo l'ora che venga maercoledì prox che farò un pò di spesa di fiori.
      Poi capirai perchè....;-)

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