domenica 11 novembre 2012

Piccole gioie rosa ciclamino

Sono davvero poche le fioriture che si possono ammirare all'esterno in inverno, ma ce n'è una dalla bellezza indiscutibile, conosciuto da tutti e amato da chiunque.
Un evergreen che non stanca mai e che non passa mai di moda!

Come si sarà già capito sto parlando del ciclamino!
 

Si tratta di un'erbacea perenne che si sviluppa da grandi tuberi tondeggianti di colore rosso-violacei, e che fiorisce quando la maggior parte delle altre piante iniziano il riposo vegetativo invernale.
Il ciclamino è originario dell'Asia Minore ma si è diffuso in tutto il mondo sia come pianta da appartamento che da giardino, e appartiene alla famiglia delle Primulaceae.
Si trovano facilmente in vendita presso tutti i vivai, i fioristi e spesso in questo periodo, anche nei supermercati.


Nell'antichità il ciclamino era utilizzato per le sue virtù terapeutiche purgative, più che per la sua bellezza ornamentale; nel XVI secolo fu coltivato nei giardini botanici di Elisabetta I d'Inghilterra e da lì si diffuse in tutta Europa.
In Giappone è considerato il fiore sacro dell'amore.

La tendenza florovivaistica degli ultimi anni si è rivolta verso la produzione di piante di piccole dimensioni; io ne ho acquistato proprio un esemplare "mignon" lo scorso settembre, del classico colore rosa
ciclamino.
L'ho posizionato nel vaso da ringhiera del portico, in abbinamento all'ederina variegata e alla lithodora diffusa, sostituendo la petunia, giunta ormai alla fine del suo ciclo vegetativo.
Se non ricordate com'era la composizione primaverile cliccate su: Ancora idee per composizioni in vaso

Esistono circa venti specie diverse di ciclamini, ma si dividono fondamentalmente in tre famiglie, rustico, semirustico e selvatico o spontaneo, ma le specie più utilizzate a scopo ornamentale sono gli ibridi, creati per essere resistenti al freddo, ideali pertanto per essere coltivati in vaso o in aiuole invernali. 
I ciclamini rustici infatti sopportano meglio temperature vicine allo zero termico piuttosto che quelle elevate; la temperatura ideale è fra i 6 e i 18 °C.


I ciclamini semirustici invece nelle zone a clima freddo devono essere coltivati in appartamento in quanto la temperatura non deve scendere al di sotto dei 15°C.
I ciclamini da interno soffrono però la vicinanza alle fonti di calore e l'aria troppo asciutta, bisogna quindi tenerli lontano dai caloriferi e spruzzare regolarmente le foglie con acqua.




Le foglie del ciclamino dall'aspetto ceroso, sono molto decorative e con una forma tondeggiante simile ad un cuore, di colore verde scuro, solcate da una vistosa venatura colore verde-argenteo. 
I fiori dai caratteristici petali delicatamente profumati rivolti verso l'alto, si ergono sopra le foglie su lunghi steli eretti e si trovano di vari colori, nelle tonalità del rosa, del rosso, del bianco, oppure a due colori.

La pianta da fiorita raggiunge l'altezza di 15 cm nella varietà spontanea, e i 35 – 40 cm nelle varietà ibride.

I ciclamini da esterno prediligono una posizione ombreggiata, o semiombreggiata.
Può essere tenuto in pieno solo durante l’inverno, ma va spostato a mezz’ombra in primavera che sia in vaso o in piena terra.
Resiste molto bene agli agenti atmosferici e non gela in caso di neve.

Devono essere annaffiati con regolarità, ma solo quando il terreno è ben asciutto, evitando di lasciare acqua nel sottovaso o di bagnare eccessivamente il fogliame, che si può macchiare.

La fioritura dei ciclamini dura alcune settimane, da settembre fino alla primavera.
Una volta terminata la fioritura, con l'arrivo della primavera, il fogliame del ciclamino appassisce e si stacca da solo, ma il tubero non è morto, sta solo entrando in riposo vegetativo.
A quel punto se si vogliono far rifiorire l'autunno successivo, i
tuberi possono essere prelevati dal terreno e conservati in sacchetti di juta o cotone, oppure in terriccio sabbioso misto a foglie, senza essere innaffiati, meglio se al buio di una cantina o di una serra fredda, fino a settembre, quando si potranno reinvasare o ricollocare nel terreno.
I bulbi e i tuberi, se conservati adeguatamente, possono durare diversi anni.
 

La posa a dimora dei tuberi che si effettua a fine estate, dev'essere effettuata ad una profondità pari al loro raggio, in terreni ricchi di sostanza organica, a cui deve essere aggiunta sabbia per aumentare il drenaggio del substrato.

I tuberi non si riproducono e non possono essere divisi.  
I ciclamini possono essere riprodotti solo da seme, eventualmente raccolti in estate e seminati in settembre, operazione molto più facile per le tipologie coltivate in esterno, dovendo essere impollinati i fiori per produrre i semi.

Il ciclamino non è particolarmente soggetto a malattie.
La pianta può venire attaccata da parassiti, come afidi o acari, che possono essere rimossi senza problemi anche manualmente con l'uso di un guanto.
Se le annaffiature sono eccessive si possono verificare marciumi radicali e muffe, malattie fungine che si sviluppano in caso di substrato scarsamente drenante, mancanza di ventilazione, troppa umidità.
Esiste in natura anche il ciclamino selvatico, che non va confuso con il ciclamino dei fioristi (Cyclamen persicum).
È una graziosa piantina dai fiori rosa pallido, profumatissimi che vive nel sottobosco, dove crea spettacolari macchie di colore!

Il nome ciclamino deriva dal greco kuklos che significa cerchio.
Alcuni studiosi, associando la forma del fiore e il termine etimologico all’utero femminile, ritenevano che la pianta favorisse il concepimento.


Per questa peculiarità, nei tempi passati, il ciclamino veniva piantato attorno alle case per proteggerle dalle influenze negative ed allontanare il maleficio; oppure nella camera da letto alle nuove coppie di sposi, come augurio di fertilità.
L’essenza di questo fiore è ritenuta portafortuna, anche se un tempo si pensava che le donne in gravidanza dovessero evitare di passarci vicino, perché il solo influsso provocare l'aborto.

Fate attenzione soprattutto ai tuberi dei ciclamini che contengono un principio attivo chiamato ciclamina che è velenoso se ingerito.
Anche se maneggiato a lungo, il tubero può causare infiammazioni e dermatiti, quindi è preferibile utilizzare i guanti.

Nel linguaggio dei fiori vuol dire diffidenza, proprio perché nonostante la sua bellezza e i suoi presunti poteri magici, contiene una minima quantità di veleno.

Non credo ci si debba far spaventare dalla poca quantità di veleno contenuta nei ciclamini, ma al contrario lasciarsi rallegrare dai loro colori energetici che rallegrano la vista anche nei giorni piovosi!

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16 commenti:

  1. Ilaria che bel post! Tempo fa chiedevo proprio consigli sui ciclamini ;-) Bellissime foto, quella del bosco tappezzato di ciclamini poi è MAGICA!

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    1. Grazie Silvia, quella foto è piaciuta tanto anche a me, infatti non ho potuto fare a meno di metterla!

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  2. Bellissimo il ciclamino! Stavo giusto pensando a questo fiore per aggiungere una nota di colore ai davanzali di casa... grazie per tutte le utili informazioni!

    p.s.E' possibile che abbia inviato due commenti, oggi il computer è particolarmente capriccioso!!!

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    1. Se vuoi una nota di colore è proprio il fiore giusto nel momento giusto!
      Ciao Lolle!

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  3. Cara Ilaria è vero il ciclamino è molto amato, a me piace molto quello spontaneo di montagna. Un bacio

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    1. Io nei boschi non credo di averlo mai notato ma sul web le foto si sprecano!
      Bellissimi!
      Ciao Peonia, buona settimana.

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  4. Sono tra le mie piante preferite....ora sono in casa perche` a parte qualche varieta` che resiste al geo quele commerciali qui non si possono lasciare fuori....ne possiedo una da cinque anni e sono anche riuscita a riprodurla con i semi al buio in cantina.....
    Belli i tuoi lilla!
    francesca

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    1. Ciao Francesca.
      Ma che brava, addirittura riprodurli da seme...!
      Grazie del commento e buona giornata!

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  5. Col freddo ho un po' abbandonato il terrazzo, ma mi hai ricordato che è ora di andare a prendere qualche pianta di questi fiorni meravigliosi che colorano l'inverno. Grazie Ilaria!

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    1. Com'è piacevole sentirsi utile...;)!
      Ciao Cri, fa buoni acquisti, mi raccomando.

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  6. No daiiiii...ma pure il gufo mini tipo gnomo...stupendo!
    Anche io sono innamorata dei ciclamini, tanto colore in questo grigio autunno dai toni giallo-arancio-rosso...quanta bellezza!
    Nel ns terrazzo ho messo circa 15 mini ciclamini di svariati colori nella tonalità del fucsia assieme a due edere che mi ha regalato mio padre e li ho messi davanti alla portafinestra della cucina così li vediamo appena alzati...sono bellissimi...chissà mai se riuscirò a postarli sul blog! :-)
    Abbracci

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    1. Il gufetto fatto con la pigna è adorabile vero?
      Che spettacolo il tuo terrazzo con tutti quei ciclamini abbinati alle edere!
      Ciao Giorgia, un abbraccione anche a te!

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  7. I ciclamini mi ricordano tantissimo quando ero bambina e andavamo nella nostra casa in campagna, ne facevo degli enormi mazzetti da portare in città.
    Ora in giardino ne ho diversi, presi nei boschi qui vicini, e anche una varietà più scura del classico rosa intenso autunnale, che fiorisce invece in primavera. La cosa più bella è vedere come amentano di quantità da un anno all'altro.
    A pensarci bene, anche in questi periodi in cui il cielo è spesso grigio, ci si può contarnare di colore grazie a tente varietà di piante!

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    1. Esatto Vale!
      Che bello poter prenderli nel bosco per coltivarli in giardino!
      Ciao bella famiglia.

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  8. Il mio vaso di ciclamini dura da moltissimi anni. Non tiro fuori i bulbi in estate, semplicemente smetto di innaffiare e ogni autunno ricomincio. Le piante non hanno mai perso un colpo, i fiori sono andati a stagioni alterne, ma gli ultimi anni sono stati pieni di colorate soddisfazioni (quasi primaverili, però).
    Dal chiuso del mio piccolo appartamento cittadino (riesco a sfruttare un po' solo un piccolo davanzale, ma vorrei fare di più) sono diventata follower del tuo bellissimo e fioritissimo blog. Ti seguirò con molto piacere.
    Paola

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    1. Ciao Paola, innanzitutto benvenuta!
      Ma dai, il tuo ciclamino in vaso rifiorisce ogni anno senza estrarre il tubero, anche lasciandolo fuori alla luce?
      Devo provare assolutamente!
      Grazie della dritta e a presto!

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