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martedì 5 febbraio 2013

La cactacea antistress

Da diversi anni è noto che il colore verde delle piante ha un effetto rilassante e che molte specie purificano l'aria dagli agenti inquinanti, ma ora c'è una  novità.
Pochi giorni fa mentre mi trovavo dal parrucchiere in attesa del mio turno, sfogliando una rivista, ho trovato un articolo su una pianta, di cui nemmeno conoscevo l'esistenza, che mi ha colpito per le sue proprietà molto interessanti. 
L'articolo riportava la notizia che un recente studio condotto dall'Università del Surrey, in Inghilterra, ha dimostrato che una pianta della famiglia delle cactacee, chiamata rhipsalis, ha forti proprietà antistress!


Pare che questa sempreverde, che alle nostre latitudini si coltiva in appartamento, oltre al già conosciuto effetto calmante, possegga proprietà che combattono lo stress al punto che averne alcuni esemplari in casa, o sulle scrivanie degli uffici, abbassa notevolmente il livello di stress rispetto ai luoghi in cui non è presente.

La rhipsalis, oltre a queste particolari doti, con i suoi lunghi viticci a crescita veloce è una pianta molto decorativa.
In natura cresce nelle foreste pluviali del Centro e Sud America, in Africa e in alcune isole dell’Oceano Indiano, sui tronchi dei grossi alberi in penombra, facendo penzolare i suoi lunghi steli verdi fino al terreno.

Ne esistono moltissime specie, con una grande varietà di colori e forme, ma la differenza di aspetto tra le specie può essere molta.
Possono essere a sviluppo verticale, oppure ricadente, con fusti più o meno succulenti e più o meno sottili; la maggior parte sono prive di spine, ma spesso sono coperte da piccoli peli.
I piccoli fiori che nella maggior parte delle specie sbocciano verso la parte finale degli steli, possono essere di colore bianco o giallo, o rosa, raramente rossi. 

I frutti che succedono ai fiori ricordano per la forma i frutti di bosco.



Essendo una pianta di facile coltivazione non ha bisogno di molte cure, ma la luce non le deve mai mancare, anche se teme i raggi diretti del sole, soprattutto nei mesi più caldi dell'anno, quando è opportuno ombreggiarla. 
In casa va posizionata possibilmente esposta a nord e vicino ad una finestra.
Teme molto il freddo, quindi la temperatura ideale é tra i 18° e i 21°, con un margine di 5° in più o in meno; in inverno è consigliabile mantenerla ad una temperatura non inferiore ai 13°.


La rhipsalis ha una chioma rigogliosa che cresce molto rapidamente formando una vera e propria cascata verde, oppure mantenendo un aspetto compatto si possono ottenere composizioni di più specie come quella nell'immagine sopra.
Per contenerne l'esuberanza, può essere potata senza correre troppi rischi, ma tagliando per gradi, dal basso verso l'alto, evitando i periodi dell'anno di maggiore crescita.

Le annaffiature devono essere regolari per tutta la stagione vegetativa, da aprile a settembre, fornita ogni volta che il terreno è asciutto; se l'estate è paricolarmente calda è meglio vaporizzare la pianta con acqua distillata.
In autunno e in inverno è opportuno garantire un periodo di riposo, diminuendo l'apporto di acqua.

Il terreno di coltivazione deve essere ben drenante e non particolarmente ricco. 
Nel caso di rinvaso aggiungere ghiaia o pietra pomice sul fondo per evitare ristagni idrici, che possono causare marciume radicale.
L'eccessiva umidità può causare attacchi da parte di acari e cocciniglia.

La concimazione deve essere somministrata miscelando del concime liquido per cactacee nell'acqua delle annaffiature ogni 15-20 giorni dall'inizio della primavera alla fine dell'estate.

La rhipsalis può essere moltiplicata per talea, da praticare in estate, prelevando piccole parti di fusto da far radicare in un miscuglio di sabbia e torba e da mantenere umido fino a radicazione; ci vorrà qualche mese per poterle interrare in vasi singoli.

Il suo curioso nome prende origine dalla parola greca Rhips che significa vimini e si riferisce alla massa dei sottili fusti che ne formano il corpo.

martedì 19 giugno 2012

Grasse è bello!

Sono amate o odiate, sicuramente ecosostenibili avendo poche esigenze di acqua e di antiparassitari,  molto ornamentali e spesso spinose... sono le piante "grasse"!


La vera appassionata di questo genere è mia mamma, che per gli altri tipi di piante non ha un gran pollice verde, ma con le succulente o grasse che dir si voglia, è proprio brava!

Non essendo particolarmente appassionata di giardinaggio (ma molto più di orto essendo figlia di agricoltore) trova nelle piante grasse grandi soddisfazioni.
Infatti le innaffia pochissimo, non le concima quasi mai, ma a quanto pare funziona perchè sono tutte in ottima salute!
In realtà un pò di impegno ce lo mette perchè tutti gli anni, all'inizio della primavera le rinvasa e ne produce talee, per poi collocarle in pieno sole, dove regolarmente più o meno tutte, a giugno fioriscono.

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