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sabato 18 maggio 2013

Papaveri di oggi e di ieri

 
Solitamente i papaveri sono conosciuti per il fiore di campo rosso sgargiante che cresce spontaneamente in primavera in quasi tutte le zone d'Italia.
Nella mia zona ora si vedono ovunque, non solo in mezzo ai campi di grano, ma anche nelle fessure sui marciapiedi delle strade di città.
Si tratta infatti di una specie infestante, detta anche rosolaccio, (cioè rosa dei campi) erbacea annuale molto vigorosa e di notevole altezza. 
In realtà in natura esistono tantissime specie di papaveri di altezze e colori differenti, che vanno dal bianco, al viola, al giallo, al blu, oltre agli ibridi ottenuti dai florovivaisti.
Appartengono tutti alla famiglia della papaveraceae e sono erbacee originarie da vari continenti secondo la specie.
Alcune specie di papaveri possono essere alte anche più di un metro, altre raggiungono l’altezza di ottanta centimetri, altre specie arrivano al mezzo metro, mentre alcune varietà nane non superano i 25 centimetri. 
Esistono anche papaveri piuttosto rari e amanti del clima fresco, come quello alpino (papavero rhaeticum) e il papavero Arctomecon merriamii (Desert Bear poppy), tipico del Nevada e dello Utah, regioni USA asciutte in estate e con inverno gelidi e nevosi.
Dai fiori intensamente colorati di giallo è il papaver miyabeanum.

papavero rhaeticum
Tra le varietà perenni c'è il papaver atlanticus, originario del Marocco, con fiori rossi e con ibridi dai fiori blu e il papaver rupifragum, originario della Spagna, con fiori rossi e arancioni.
Molto decorative sono anche le varietà turche papaver heldreichi e papaver lateritium, ideali per decorare le bordure.
Tra le specie perenni maggiormente coltivate in giardino, il papavero orientale, con fusti alti da quaranta centimetri a un metro e fiori variamente colorati, dal rosso, al rosa, all’arancione.
Date un occhio a questo bellissimo orientale rosa coltivato nel giardino di Nik, del meraviglioso blog Orto dei colori.
Come giustamente dice lui, potrebbe essere confuso con una rosa!

papavero orientale

Nel mio giardino non ho mai coltivato papaveri ma tutte le volte che li vedo mi riprometto di farlo, anche se le mie aiuole sono già fin troppo sovraffollate...
Una specie che mi attira molto ma che temo mal sopporti il clima torrido della pianura padana è il papavero himalayano, che trovo incredibilmente bello!
papavero himalayano
Un'altro papavero che mi piace molto, che si definisce perenne, ma che spesso viene coltivato come biennali o annuali, perché poco longevo, è il papavero nudicaule, originario delle zone artiche, conosciuto comunemente come papavero d’Islanda 
Dai suoi ibridi si ricavano stupendi fiori dai colori bianco, giallo, arancio e rosa.
papaveri islandesi

Generalmente è di piccole dimensioni, circa venticinque centimetri.
Simile a questo è il papaver alpinum, o altri papaveri provenienti dall’Asia, tra cui il papaver alborosetum e il papaver radicatum, questo considerato il vero papavero islandese. 
Dal nome è facilmente deducibile che la pianta gradisce climi freschi ed è ideale in alta collina e in montagna, dove può essere coltivata in vaso o in aiuola.
Noi ne abbiamo ammirati tantissimi nelle aiuole lungo le passeggiate ai bordi del
lago di Ginevra, durante la vacanza sul  dello scorso anno.

martedì 7 maggio 2013

La calla e i suoi significati

Chi non conosce la calla?


La bellezza di questo fiore e la sua facilità di coltivazione, lo rendono molto diffuso ed apprezzato in tutto il mondo.

La calla, conosciuta anche come Arum d’Etiopia, è una pianta bulbosa semiacquatica con fusto sotterraneo perenne, che appartiene al genere Zantedeschia e comprende molte specie originarie delle zone paludose dell’Africa del centro-sud, dove hanno uno sviluppo spontaneo.

In Europa fu portata per la prima volta nel 1731 e, in Italia viene coltivata per lo più per la vendita del fiore reciso, soprattutto in Liguria.

Nonostante sia una pianta molto adatta da coltivare ai bordi dei laghetti, si presta molto bene anche alla coltivazione in vaso, come pianta da appartamento, o in giardino, o in serra, per la produzione dei fiori recisi, come detto prima. 

E’ una pianta molto elegante che produce i suoi splendidi fiori nel periodo tra aprile e maggio, per la specie a fiore bianco, ma se coltivata in zona con estati non troppo torride può fiorire anche a settembre.
Lo stelo dei delicati fiori di calla può arrivare a 50 centimetri di altezza. 
Il fiore si presenta con la caratteristica forma ad imbuto con la parte superiore leggermente rivolta verso l’esterno, ed è composto da una sola foglia detta spata o brattea, che nella specie più comune è di colore bianco.


La calla non ha fusto e cresce direttamente da radici sotterranee che rappresentano l’organo di moltiplicazione della pianta, può raggiungere l’altezza di un metro e mezzo.
Le sue foglie partono dalla base, sono piuttosto grandi e di colore verde, di forma triangolare con contorno ondulato.
Quella della foto sia sotto che sopra è la calla del mio giardino, messa a dimora già 6 anni fa, dopo che ci è stata regalata il giorno del matrimonio.
Pare stia bene e ogni anno si allarga di più.


A maggio fiorisce in compagnia degli allium gladiator lilla, con cui crea dei bei contrasti nella bordura a fianco della scala d'ingresso.


Oltre alla classica bianca, esistono ibridi creati dall'uomo di diversi altri colori; a seconda della varietà possono essere rosa, panna, giallo, viola, mango, arancioni e nere, e alcune di esse presentano anche una gradevole profumazione.
Le calle colorate si differenziano dalle bianche per la differente dimensione e forma del bulbo, che è rotondo; inoltre ogni bulbo di calla bianca produce un solo germoglio, mentre il bulbo di quelle colorate ne produce molti.
Gli ibridi possono essere a fioritura precoce, oppure a fioritura tardiva.

 

mercoledì 1 maggio 2013

Nastri rosa su foglie porpora


Questo è il periodo giusto per parlarvi di un arbusto sempreverde che coltivo da qualche anno nel mio giardino, non ancora molto conosciuto in Italia, ma che ho scelto per i colori e la fioritura particolare, che proprio in maggio, crea bei contrasti vivaci in mezzo al verde.


La pianta di cui sto scrivendo si chiama loropetalum chinense rubrum, è originario dell'Asia e appartiene alla famiglia degli hamamelis.
Si tratta di un arbusto di medie dimensioni, caratterizzato da un bellissimo fogliame rosso porpora persistente sulla pianta tutto l'anno.
In commercio si trova una variante a fiore bianco e foglia verde scuro, altrettanto ornamentale, anche se io personalmente preferisco il rubrum, perché è diversa da qualsiasi altra pianta.
Esistono inoltre diverse varietà nane, utilizzabili come tappezzanti, particolarmente indicate nei giardini rocciosi.

In primavera più o meno in questo periodo, questo sempreverde produce una fioritura di colore rosa intenso, che negli esemplari ben concimati, si ripresenta anche in estate ed autunno, in misura meno evidente.


Il loropetalum ha un portamento allargato e basso, con rami che si sviluppano prevalentemente in direzione orizzontale, adatto quindi alla creazione di bordure o siepi basse dal portamento non troppo ordinato.
Nel giro di alcuni anni può raggiungere qualche metro di altezza e di larghezza.

In genere non necessita di potature, anche se dopo la fioritura può essere necessario ridurre le ramificazioni che fuoriescono dalla chioma, se troppo disordinate o invadenti.
Se si sceglie di potare in autunno la fioritura primaverile sarà sicuramente più generosa.
A me il loropetalum rubrum piace un po' spettinato, con i tipici rami morbidi che toccano il prato e quelli più alti che si intrecciano con quelli del cheanotus tirsyflora repens, che fiorisce appena dopo e di cui vi parlerò presto.
 


Il suo fogliame è di dimensioni ridotte, a forma ovale, di colore porpora scuro, che è rosso più acceso nelle nuove vellutate foglioline primaverili (vedi foto sotto). 
I fiori, molto particolari, sono composti da piccoli petali a forma di nastri, tipici dei fiori di hamamelis, ma di color rosa carico, che si srotolano lentamente dai boccioli appena schiusi.


lunedì 8 aprile 2013

Primula alternativa




Qualche settimana fa, in occasione del mio compleanno, mi sono dilettata nell'acquisto di qualche nuovo fiore primaverile, da posizionare nelle fioriere da ringhiera, per sostituire gli spazi vuoti lasciati dalle stagionali dell'anno scorso, come le petunie, e successivamente i ciclamini, che hanno da tempo esaurito il loro ciclo vitale.
Tra i vari acquisti, uno mi piace in particolare e già da quando l'ho vista vivaio ha colpito la mia attenzione, tanto da non avere dubbi se portare a casa l'oggetto del mio desiderio.



Il fiore a cui mi riferisco che vedete qui sopra in tutto il suo splendore è una primula denticulata, ancora non molto diffusa, che potete osservare nella foto sotto davanti agli altri vasi sul tavolo esterno, immortalata appena arrivata a casa, prima del posizionamento in fioriera.


Questa erbacea perenne, seppur di modeste dimensioni, produce sorprendenti fiori a forma pon pon, simili a piccoli allium, che si schiudono ogni primavera.
Adatte per essere piantate in vaso e nelle aiuole, oppure nelle zone più umide e ombreggiate del giardino, pare possano regalare belle soddisfazioni.

Le avevo già notate la primavera scorsa, ma non c'era stata l'occasione giusta per l'acquisto, e ora che sono riuscita ad averne un esemplare, mi sono informata sulla loro coltivazione e caratteristiche.

Il colore più diffuso dei fiori è il lavanda, proprio come la mia, ma questo tipo di primula si può trovare anche di tonalità più scure, come nella varietà Rubin, color rosso porpora, oppure bianche, come nella forma spontanea Alba, oltre a varie sfumature di rosa.


Coltivarle a macchie in mezzo al prato dovrebbe creare un colpo d'occhio di grande effetto! 


Come già accennato, predilige le posizioni ombreggiate, nelle zone che rimangono bagnate a lungo, oppure dove l'acqua tracima, perfetta vicino a stagni o laghetti.
Ideale anche la messa a dimora alla base di arbusti a foglia decidue, dove godranno di un'ombra protettiva ma luminosa nel periodo estivo, ma del sole tiepido primaverile.
 
Peccato aver letto queste preziose informazioni solo dopo averle piantate nel vaso, altrimenti sarei stata tentata di posizionarle sotto qualche albero, anziché nella fioriera del patio.
Si può coltivare anche nel giardino roccioso.




Come si può notare dalle immagini il fiore è globoso e l'altezza della piantina è di circa 30 cm.
Fiorisce nei mesi di aprile e maggio.
Con il tempo, le piante formano dense rosette di foglie verde chiaro, che continuano a svilupparsi anche alla fine della fioritura diventando più grandi e si seccano in autunno, quando non sono ancora visibili i germogli dell'anno successivo.

lunedì 1 aprile 2013

Forsizie in fiore o raggi di sole?

Le forsizie sono tra i primi arbusti che fioriscono a inizio primavera, e la profusione di fiori gialli preannuncia l'aumentare delle temperature.

Non aspetto altro!


 

Considerata una delle piante da siepi più generose per la sua rigogliosa e precoce fioritura, è un bel colpo d'occhio nei giardini non ancora verdissimi.
I numerosissimi fiorellini gialli, oltre a rallegrare lo spirito, emanano un'intensa profumazione.

Questo arbusto caducifoglio di grandi dimensioni,
classificato nella famiglia delle Oleaceae cioè la stessa degli ulivi, appartiene al genere delle angiosperme, ed è originaria dell'Asia orientale; una sola delle 11 specie è nativa dell'Europa.
Il suo strano nome, precisamente Forsythia, deriva da Mr. Forsyth, botanico e giardiniere, fondatore della Reale Società di Orticoltura a Londra, rinomata associazione botanica del Settecento.

Si tratta di un arbusto rustico, poiché sopporta le gelate invernali senza bisogno di ripari, oltre al caldo e la siccità estivi, e si sviluppa senza problemi in qualsiasi terreno.
Ideale per coprire ampie zone in poco tempo, grazie alla sua crescita rapida, non ha particolari esigenze, se non l'indispensabile potatura.



Le foglie decidue sono opposte, di colore verde e di forma oblunga; i rami sono ricoperti di una corteccia di colore marrone-grigiastro e dall’aspetto ruvido.
I fiori a quattro petali, di forma tubolare e di colore giallo zolfo, sbocciano a gruppetti poco prima del fogliame, nel mese di marzo-aprile secondo la zona, sui rami più recenti prodotti durante l'estate.
Quando piove i fiori diventano pendenti per proteggere gli organi riproduttivi dall’umidità. Terminata la fioritura, sulla pianta compaiono frutti che contengono semi alati, in grado di disperdersi anche a grandi distanze.

Per ottenere fioriture rigogliose è fondamentale evitare le potature invernali.

Quella in foto qui sotto è la siepe di forsizia del giardino confinante al nostro, di proprietà di mio cugino.
Abbiamo la fortuna di potere godere della vicina fioritura, senza dover provvedere alla sua cura.
Non avendo mai provveduto a mettere una recinzione di divisione tra la nostra e la sua proprietà, sembra quasi far parte del nostro giardino, costituendo una bella barriera colorata.


 

Come già accennato la forsizia è un arbusto di facile coltivazione.
Si mettono a dimora in autunno, quando il terreno è ancora caldo e l’apparato radicale può svilupparsi adeguatamente prima del riposo invernale, oppure all'inizio della primavera nelle zone più calde, ricordandosi di agggiungere al terriccio del concime organico, come il compost o lo stallatico pellettato.
Predilige posizioni soleggiate, in quanto se posta in ombra completa, tende a fiorire in modo stentato.
Le piante generalmente non superano i 3 metri d'altezza.
 

sabato 30 marzo 2013

Una Pasqua... stellata!

Doveva arrivare Pasqua per poter ammirare la fioritura della magnolia stellata!

Questa primavera, molto piovosa e fredda, sta ritardando di diverse settimane tutte le fioriture nel mio giardino e non solo nel mio.
La magnolia che solitamente a inizio marzo apre le sue grandi corolle, sta piano piano sbocciando soltanto ora!

Purtroppo, a causa del cielo bigio e della pioggia che non pare dare tregua, non ho acquisito nuove foto a testimonianza della bellezza di questa emozionante fioritura, ma ho pensato di riprendere le immagini inedite scattate da Francesco l'anno scorso alla nostra magnolia stellata per augurare a tutti Buona Pasqua!


sabato 23 marzo 2013

Mahonia in bocciolo



Quello di cui sto per scrivere è l'ennesimo arbusto sempreverde presente nel mio giardino, ma con qualche differenza rispetto agli altri già trattati. 
Si chiama mahonia japonica e come dice il nome proviene dal Giappone.
È un arbusto di taglia media e di forma tondeggiante, molto apprezzato in quanto resistente sia al freddo che al caldo, difficilmente attaccato dai parassiti, che si accontenta dell'acqua piovana una volta adulto e che produce una bella fioritura a fine inverno seguite da bacche decorative nei mesi estivi.

Esistono molte varietà di mahonia, ma la japonica è senza dubbio la più bella.

Il suo fogliame nonostante sia sempreverde, cambia colore secondo la stagione, infatti è verde intenso in estate, ma diventa rosso acceso appena sente le prime gelate, fino a ritornare piano piano di nuovo verde con l'innalzarsi delle temperature primaverili.


Le foglie sono lucide e coriacee, con margine leggermente spinoso ed è meglio indossare i guanti quando ci si avvicina per eventuali interventi di potatura o trattamenti per non rischiare di pungersi.
Il suo fusto è scuro e liscio.

 
Come ho già accennato, proprio all'inizio della primavera produce vari boccioli, (in questo momento la nostra mahonia ne è carica) che si trasformano in piccoli grappoli di fiori a stella, dal profumo fragrante e di colore giallo-limone, che attirano api e altri insetti utili.
Il profumo di questi fiorellini è facilmente percettibile essendo ancora poche nel giardino di marzo le piante già fiorite.
 

martedì 19 marzo 2013

Cherry blossom time!


Il mio ciliegio giapponese ornamentale (o prunus pendula) di solito in questi giorni inizia a gonfiare i boccioli indicandomi che sta per iniziare la sua straordinaria fioritura, quest'anno però è in ritardo di almeno una decina di giorni rispetto agli ultimi anni.
Me l'aspettavo visto che è nevicato anche ieri!
 
Non si può dire così per i ciliegi di Tokyo, dove a quanto pare, il tanto atteso cherry blossom (fioritura dei ciliegi, appunto) è già cominciato!


In Giappone, luogo di origine di questi tipi di prunus che vengono coltivati a scopo ornamentale anzichè per i frutti, questo momento dell'anno è molto amato, seguito e curato con grande passione da milioni di persone amanti della natura e del giardinaggio.


Quest'anno il cherry blossom è arrivato il 16 marzo, record eguagliato solo una volta in precedenza.
Molti fotograti hanno documentato la profusione rosa, alcuni in modo egregio, riuscendo a ritrarre anche fortunati ospiti volanti.


 
Fonte: Repubblica.it - sezione viaggi

venerdì 8 marzo 2013

Mimosa si .....ma quella pudica!

Sebbene il fiore associato all'8 marzo sia la mimosa gialla, 

inflazionata e dall'odore piuttosto sgradevole, c'e n'è un altro tipo, 

meno conosciuto, ma molto, molto più interessante!


   



E’ la mimosa pudica, pianta sempreverde, che già dal nome è tutto un programma.

Viene chiamata pudica per la strana reazione quando la si tocca, infatti se viene anche solo sfiorata, si ritrae, come se non gradisse, chiudendo immediatamente le foglie su se stesse!

Il motivo esatto di questo comportamento è per ora sconosciuto, ma gli scienziati pensano che la pianta utilizzi questa funzionalità per spaventare i predatori.

Le delicate foglie bipennate si chiudono a libro sovrapponendosi, per riaprirsi dopo qualche minuto, dando quindi una risposta simile a quella delle piante carnivore.

Una pianta timida ma affascinante, non solo per gli appassionati come me, ma anche per chi non ha il pollice verde, seppur solo per il fenomeno curioso da osservare.

L'hanno addirittura citata in un episodio di C.S.I. e ho scoperto in quel momento questa pianta sensibile!

In rete si trovano vari video sull'effetto che le carezze hanno sulla mimosa pudica, tra cui il sottostante, dal quale si capisce chiaramente di cosa sto parlando.



Per quanto riguarda la sua coltivazione, si tratta di un arbusto sempreverde di piccole dimensioni, ricadente o eretto, originario dell’America meridionale, appartenente alla famiglia delle leguminose, a differenza della classica mimosa a fiore giallo, che invece appartiene al genere delle acacie.
È diffusa in molte zone del mondo, ma si trovano maggiormente a suo agio nelle aree con clima tropicale, dove possono diventare piante infestanti.



Ha sottili fusti di colore marrone rossastro, scarsamente ramificati, che portano lunghe foglie costituite da piccole foglioline ovali, leggermente pruinose, che ricordano quelle delle felci.

 
In primavera inoltrata produce piccoli fiori a pompon, di colore rosa lilla, molto profumati.

Ai fiori seguono piccoli baccelli tondeggianti, riuniti in grappoli, di colore marrone chiaro.
Subito dopo la fioritura sviluppa dei baccelli che contengono i semi.
Tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite.


martedì 2 ottobre 2012

Il mio shopping preferito!

Tulipani Daydream del mio giardino
Se è da tempo che seguite il mio blog avrete capito a che livelli arriva il mio amore per i fiori.
Detto questo, si può facilmente dedurre che il mio shopping preferito non può essere altro che quello di piante, fiori e varie ed eventuali ad essi collegati.
La primavera scorsa rimirando i miei tulipani e poche settimane dopo gli sgargianti allium in fiore, mi è venuta voglia di averne di più, di metterne di nuovi per la prossima stagione, per vedere queste incantevoli macchie di colore un pò ovunque nel mio giardino appena inizierà la primavera.
Questo tipo di fiori, che sono tra i miei preferiti, comparendo all'inizio della bella stagione mi caricano di energia positiva; i bulbi sono perfetti a questo scopo, per la facilità di coltivazione e le scarse esigenze culturali.
Tanta gioia e poca fatica!
Proprio per questi motivi e nonostante sapessi che mio marito non avrebbe apprezzato quanto me questa decisione, li ho scelti ed acquistati on line già da parecchi mesi su un sito che conosco da anni, sul quale si può definire anticipatamente il periodo della consegna.
La stagione ideale per far acquisto di bulbi a fioritura primaverile e per la messa a dimora è proprio l'autunno!
Sono arrivati con un leggero anticipo rispetto alla data prefissata e visto che questa cosa mi ha un po' irritata questa volta non vi segnalo il link, (se si sceglie una data ci saranno buoni motivi, no???) ma nonostante questo, i bulbi sembrano sani e mi appresterò ad interrarli appena possibile, come consigliato dalla ditta fornitrice per una garanzia di successo.
Nel frattempo se siete curiosi aprite la scatola con me! 

lunedì 7 maggio 2012

Nepeta, l'aromatica amata dai gatti


La nepeta è un'erbacea cespitosa, coltivata per il colore grigio-verde del fogliame aromatico e per la fioritura prolungata dalla primavera all'estate, di un fantastico colore azzurro-lavanda.
Quella fotografata è la nostra nepeta tipologia Fassenii Mussini, di un paio di anni, posizionata ai piedi della catambra.
Mi piace tanto oltre per per il colore dei fiori e delle foglie anche perchè emana un’aroma e un profumo intenso e amarognolo, che si diffonde nell'aria e rimane sulle mani appena si sfiora.


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