venerdì 8 marzo 2013

Mimosa si .....ma quella pudica!

Sebbene il fiore associato all'8 marzo sia la mimosa gialla, 

inflazionata e dall'odore piuttosto sgradevole, c'e n'è un altro tipo, 

meno conosciuto, ma molto, molto più interessante!


   



E’ la mimosa pudica, pianta sempreverde, che già dal nome è tutto un programma.

Viene chiamata pudica per la strana reazione quando la si tocca, infatti se viene anche solo sfiorata, si ritrae, come se non gradisse, chiudendo immediatamente le foglie su se stesse!

Il motivo esatto di questo comportamento è per ora sconosciuto, ma gli scienziati pensano che la pianta utilizzi questa funzionalità per spaventare i predatori.

Le delicate foglie bipennate si chiudono a libro sovrapponendosi, per riaprirsi dopo qualche minuto, dando quindi una risposta simile a quella delle piante carnivore.

Una pianta timida ma affascinante, non solo per gli appassionati come me, ma anche per chi non ha il pollice verde, seppur solo per il fenomeno curioso da osservare.

L'hanno addirittura citata in un episodio di C.S.I. e ho scoperto in quel momento questa pianta sensibile!

In rete si trovano vari video sull'effetto che le carezze hanno sulla mimosa pudica, tra cui il sottostante, dal quale si capisce chiaramente di cosa sto parlando.



Per quanto riguarda la sua coltivazione, si tratta di un arbusto sempreverde di piccole dimensioni, ricadente o eretto, originario dell’America meridionale, appartenente alla famiglia delle leguminose, a differenza della classica mimosa a fiore giallo, che invece appartiene al genere delle acacie.
È diffusa in molte zone del mondo, ma si trovano maggiormente a suo agio nelle aree con clima tropicale, dove possono diventare piante infestanti.



Ha sottili fusti di colore marrone rossastro, scarsamente ramificati, che portano lunghe foglie costituite da piccole foglioline ovali, leggermente pruinose, che ricordano quelle delle felci.

 
In primavera inoltrata produce piccoli fiori a pompon, di colore rosa lilla, molto profumati.

Ai fiori seguono piccoli baccelli tondeggianti, riuniti in grappoli, di colore marrone chiaro.
Subito dopo la fioritura sviluppa dei baccelli che contengono i semi.
Tutte le parti della pianta sono tossiche se ingerite.


Predilige un'esposizione semi-ombreggiata, con luce diretta solo nelle ore meno calde della giornata.
Teme il freddo e il vento, quindi è consigliato ripararla in inverno con tessuto non tessuto.
In Italia infatti, la mimosa pudica viene coltivata come annuale, ma se ben protetta può durare anche più anni.
Ha una crescita veloce e riesce a fiorire già nel primo anno di vita, ma difficilmente supera i 150 cm d'altezza .

Le annaffiature devono essere regolari da marzo a ottobre, ma senza eccedere, per evitare ristagni idrici dannosi per la pianta, soprattutto se coltivata in vaso.


Durante il periodo vegetativo è consigliabile fornire del concime liquido per piante fiorite, ogni 15-20 giorni, miscelato all’acqua delle annaffiature.

La propagazione della mimosa pudica può avvenire per talea semilegnosa in estate, oppure per seme, in primavera.

Le giovani piante hanno radici delicate e vanno quindi maneggiate con cautela.
Non l'ho coltivata personalmente, ma se vi piace il tipo di fiore, mi sembra una buona alternativa alla mimosa classica.
Peccato che in questo periodo non sia ancora fiorita...
Voi la conoscevate?


BUON 8 MARZO A TUTTE!!!

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16 commenti:

  1. Non sapevo che si chiamasse così, e pensavo facesse parte della famiglia delle felci. E' vero, è proprio una pianta timida ma affascinante.
    Felice giornata

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    1. Le foglie possono sembrare quelle di una felce infatti.
      Bè, ora la riconoscerai quando la vedrai.
      Ciao Early, felice serata!

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  2. Deliziosa la mimosa pudica, non la conoscevo.
    Bella informazione.
    Buona giornata.
    Ciao
    Loretta

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    1. Anch'io la conosco da pochi anni ma è una pianta troppo particolare per non parlarne.
      Ciao Loretta, a presto!

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  3. L'ho vista oggi per puro caso, per la prima volta, e ora la ritrovo da te!! la trovo bellissima, molto di più della classica e conosciuta gialla, molto amata da Marco perché la sua fioritura ricorda che la primavera arriva, e da Sara che ha come colore preferito il giallo!

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    1. Vedi che siamo in sintonia?
      Anche per me è più bella e poi il profumo è migliore, ma so che molti amano quella classica.
      Ciao Vale, saluta la tua Gnoma e il tuo Marco!

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  4. Ne avevo sentito parlare... singolarissimo l'effetto che una semplice carezza ha su questa pianta!
    Auguri!!!

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  5. Auguri Ilaria, io ho sfoderato la mimosa di plastica e peluche che mi ha regalato Manu l'anno scorso: lui ODIA le mimose, ma a me non dispiace il loro odore. Certo, forse il periodo dell'anno in cui si festeggia la donna non aiuta nella scelta di varietà più belle di fiori...

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    1. Ma Marta, una come te con la mimosa di plastica?
      Sicuramente Manu così è a posto per un bel pò di anni.
      Ciao cara, buona domenica!

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  6. Ciao, pure io le avevo dedicato un post. Ne avevo una, era l'attrazione del giardino. I miei nipoti continuavano a farla richiudere meravigliati!!! ma anche gente adulta resta stupita nel vederla. Non è ancora molto conosciuta. Purtroppo non è sopravvissuta all'inverno... :-(
    ciao a presto

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    1. Ciao Jampy, l'esperienza diretta quindi è stata soddisfacente!
      In inverno pari sia normale che geli, come ho letto, se non protetta.
      Non è facile da trovare nei vivai, io non ci sono riuscita...
      Buona serata e buona domenica!

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  7. Ma che bella, non l'avevo mai vista! Ora la cerco e ne regalo a tutte le mie amiche :)
    Grazie Ilaria!

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    1. Non è facile da trovare, ma se ci riesci fai un figurone con le amiche!
      Ciao Cri!

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  8. La conosco perchè l'ho studiata all'università al corso di botanica, proprio per la sua reazione meccanica al tocco. Mai vista "dal vivo" però!

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    1. Ma dai, addirittura è un argomento di studio!!!
      Ciao Laura, buona domenica.

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Sarò felice di leggere e replicare quando possibile tutti i vostri commenti!

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