Ebbene sia, ormai l'avrete capito, le siepi rosse mi piacciono proprio, lo devo ammettere...
Oltre
alla Photinia Red Robin nel mio
giardino infatti c'è un'altra siepe rossa, esattamente una siepe di Berberis Thunbergii Atropurpurea.
Si lo so, il nome è un pò complicato, come tutti i nomi botanici, ma la pianta è abbastanza diffusa.... ed è proprio bella!
Il Berberis appartiene alla famiglia delle Berberidacee e raggruppa circa 450 specie di arbusti o piccoli alberi,
sia sempreverdi che a foglia caduca, originari dell'Asia, dell'Europa e del
Cile.
Il più noto tipo di berberis è il vulgaris, conosciuto anche come Crespino.
Può sopportare senza problemi
temperature molto rigide.
Si tratta di piante rustiche molto adattabili e con alta resistenza all’inquinamento, ideali quindi per l'utilizzo nel verde urbano.
I berberis sono arbusti utilizzati generalmente per siepi basse, essendo di taglia media.
Sono piante molto decorative per il colore accesso del fogliame in autunno ed in alcune specie anche nelle altre stagioni.
La tipologia Thunbergii Atropurpurea che ho scelto di mettere a dimora qualche anno fà per il vialetto, mi piace molto per il suo color porpora nelle parti più esposte al sole, che dura per tutta la stagione vegetativa, ma anche per la forma che crea una struttura compatta e d'effetto.
Non è una tipologia sempreverde, quindi perde le foglie a fine autunno, regalando però una visione rosso fiammante prima di cadere.
Presenta una forma arrotondata ma nasconde piccole spine sotto il fogliame denso.
Sopporta molto bene le potature, anche più volte l'anno.
Non è una tipologia sempreverde, quindi perde le foglie a fine autunno, regalando però una visione rosso fiammante prima di cadere.
Presenta una forma arrotondata ma nasconde piccole spine sotto il fogliame denso.
Sopporta molto bene le potature, anche più volte l'anno.
Può essere collocato in pieno sole o a mezz'ombra, ma più sole riceverà più il colore sarà brillante.
Il mio è ombreggiato per poche ore ed è coloratissimo!
Il mio è ombreggiato per poche ore ed è coloratissimo!
Tutti i tipi di berberis prediligono terreni leggermente acidi, ricchi di materia organica e ben drenati.
Durante la primavera è consigliabile somministrare del concime liquido nell'acqua delle annaffiature per dare il giusto nutrimento alle piante e fortificarle nei confronti dei parassiti e delle malattie.
Durante la primavera è consigliabile somministrare del concime liquido nell'acqua delle annaffiature per dare il giusto nutrimento alle piante e fortificarle nei confronti dei parassiti e delle malattie.
Concimare alla
fine dell'inverno con stallatico pellettato
o granulare a lenta cessione.
Fiorisce in primavera con piccoli fiorellini gialli riuniti in
grappoli penduli.
Successivamente si sviluppano bacche
color corallo, ovoidali, di cui si cibano gli uccelli che contribuiscono alla riproduzione dei berberis,
facendoli cadere sul terreno.
Per lo riproduzione si può effettuare una talea semilegnosa in agosto-settembre, prelevando un rametto con cesoie ben affilate che dovranno essere posti in un vaso con una miscela di sabbia e terriccio.
A
radicazione avvenuta, la nuova piantina dovrà essere coltivata in contetinori via via più grandi per almeno due anni prima di porre a dimora in piena terra per consentire
lo sviluppo dell'apparato radicale.
Le annaffiature devono essere regolari in estate,
soprattutto per gli esemplari più giovani, lasciando asciugare il terreno tra un'annaffiatura e l'altra.
Nelle altre stagioni si può accontentare delle piogge.
Nelle altre stagioni si può accontentare delle piogge.
Sebbene sia un arbusto particolarmente resistente, se volete prevenire
eventuali danni dal gelo dell'inverno, potete proteggere le piante distribuendo
corteccia, paglia o foglie secche alla base delle stesse.
Il berberis si può coltivare in vaso tenendo conto delle maggiori esigenze idriche e nutrizionali.
Anche se sono arbusti molto resistenti, possono essere attaccati dagli afidi e dall'oidio a causa l’eccessiva umidità ambientale.
Un altro fungo che può colpire i berberis è la Puccinia graminea, che macchia le foglie in modo simile alla ruggine.
In questi casi si consiglia di effettuare trattamenti con un fungicida sistemico o con macerato di aglio.
Il berberis si può coltivare in vaso tenendo conto delle maggiori esigenze idriche e nutrizionali.
Anche se sono arbusti molto resistenti, possono essere attaccati dagli afidi e dall'oidio a causa l’eccessiva umidità ambientale.
Un altro fungo che può colpire i berberis è la Puccinia graminea, che macchia le foglie in modo simile alla ruggine.
In questi casi si consiglia di effettuare trattamenti con un fungicida sistemico o con macerato di aglio.
Il crespino comune oltre ad essere una pianta ornamentale viene utilizzato in medicina naturale per trattare una serie di sintomatologie.
Sebbene la radice abbia la maggior concentrazione di principi attivi, anche le altre parti della pianta trovano il loro uso per le proprietà antisettiche, astringenti, purganti e toniche per l’apparato digerente.
Dalle radici essiccate e polverizzate, mescolate con acqua, si ricava un colluttorio che da sollievo per le ulcere in bocca, oppure con la tintura madre si combatte la sciatica e i reumatismi.
La corteccia essiccata è utile in caso di itterizia, dolori biliari, ma va usata con cautela a causa della sua potenziale tossicità.
Con i fiori essicati si può preparare in tè dalle proprietà antireumatiche e antinfiammatorie.
Le bacche essendo ricche di acido citrico e malico, sono dissetanti, diuretiche, febbrifughe e antinfettive, con il succo delle bacche si prepara un buon aceto.
Le foglie del crespino e i germogli freschi si possono mangiare
in insalata.
Dal crespino comune si estrae un principio attivo che si chiama berberina ed è presente in tutte le parti della pianta, tranne che nei frutti e nei semi.
Dal crespino comune si estrae un principio attivo che si chiama berberina ed è presente in tutte le parti della pianta, tranne che nei frutti e nei semi.
Questa
sostanza può causare, se ingerita, una leggera forma di
intossicazione, ma usata nel giusto dosaggio è molto utile in campo farmaceutico, per le proprietà antimicrobiche
ed antisecretive, nel trattamento di infezioni di vario genere, come le
diarree batteriche e le infezioni recidivanti da Candida albicans.
È inoltre dimostrato che la
berberina riduce il livello di colesterolo nel sangue, migliorando la capacità del fegato di metabolizzare il colesterolo.
Sembra agire anche come antidepressivo naturale e neuprotettore contro patologie neurodegenerative.
Le varietà più comuni di berberis oltre al Thunbergii e al Vulgaris, sono: Aurea con foglie verde-giallo; Buxifolia, sempreverde con foglie ovali e cuoiose; Frikartii con foglie lanceolate di colore verde scuro.
Bellissima la varietà atropurpurea nana, ideale per giardini rocciosi o bordure basse.
Sembra agire anche come antidepressivo naturale e neuprotettore contro patologie neurodegenerative.
Le varietà più comuni di berberis oltre al Thunbergii e al Vulgaris, sono: Aurea con foglie verde-giallo; Buxifolia, sempreverde con foglie ovali e cuoiose; Frikartii con foglie lanceolate di colore verde scuro.
Bellissima la varietà atropurpurea nana, ideale per giardini rocciosi o bordure basse.
Guardate che meraviglia questa distesa di vasi di berberis di tanti colori diversi in vendita presso un vivaio!
Un bel colpo d'occhio vero?
Bella davvero! Credo di averne un paio anche io in giardino (e ovviamente non sapevo come si chiamassero)... è un peccato che perdano le foglie in inverno!
RispondiEliminamolto bella la tua siepe e bella la foto del vivaio, se fossi lì in mezzo non saprei proprio quale scegliere
RispondiEliminaScusa ma non ho capito su quale blog è il post da leggere...
RispondiEliminaAspetto delucidazioni.
Ciao.