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martedì 15 maggio 2012

Il fiore parafulmini


Probabilmente è un'erbacea che pochi conoscono in Italia del Nord ma è davvero di gran risalto.
Questa erbacea perenne che si identifica con diversi nomi, valeriana rubra, lattarola, centrathus ruber, e proprio nel mese di maggio sulla cima dei lunghi fusti si arricchisce di minuscoli fiori a stella, riuniti ad ombrello, tondeggianti, di un colore rosa acceso.

La pianta forma cespi ampi e i fusti arrivano ad un altezza di 70-90 cm, dello stesso colore verde chiaro argenteo delle ruvide foglie appuntite.
La fioritura si prolunga per diverse settimane, producendo vistose macchie di colore.

In autunno le foglie ed i fusti seccano completamente e la valeriana rubra sparisce nel terreno per ricomparire in primavera, producendo un cespo sempre più grande e vigoroso.
Ne esiste una tipologia rossa e una bianca.
La centrathus ruber è diffusa nell'area mediterranea, in Asia e in nord Africa.
In Italia è presente in tutte le regioni soprattutto al centro sud e nelle isole, infatti io l'ho vista la prima volta all'Isola d'Elba sulle scarpate rocciose lungo la costa e me ne sono subito innamorata.
Appena a casa l'ho cercata nei vivai e l'ho trovata!
Guardate che bell'effetto crea nella bordura tra la lavanda a la rosa Summer Lady. 

 


Sicuramente un fiore da coltivare in pieno sole, in qualsiasi tipo di terreno, purché ben drenato perché l'unica cosa che il centranthus teme è il ristagno idrico.

Essendo molto rustica non teme il freddo e può sopportare temperature molto rigide.
Scomparendo sotto il terreno durante l'inverno non deve nemmeno essere riparata. 
Questa erbacea ha veramente poche esigenze e non necessita di particolari cure, nè di concimazione, nè di innaffiamento e può addirittura  diventare invadente se trova le condizioni ottimali. 
Si moltiplica spontaneamente in habitat difficili come luoghi aridi e rocciosi, esempio vecchi muri, terreni sassosi e di natura calcarea, a bordo delle strade.
La moltiplicazione si può fare per seme in primavera, oppure per divisione dei cespi in autunno.
Può essere attaccata dagli afidi nei periodi più umidi ma non ne implicano il deperimento.


Interessante può essere sapere che la valeriana rubra è commestibile e può essere consumata in insalata, nonostante il suo forte e poco piacevole profumo.
Ha inoltre proprietà officinali e i suoi numerosi principi attivi, come tannini, resine, olii essenziali e alcaloidi contenuti nelle radici hanno proprietà sedative, antispasmodiche e antinevralgiche.
Viene in alcuni casi utilizzata come succedaneo della valeriana classica conosciuta da tutti.

I suoi semi pare fossero utilizzati in passato per ricavare pozioni adatte per imbalsamare.
Alcune credenze popolari attribuivano a questa pianta poteri magici, infatti pare che le radici essicate e polverizzate avessere la facoltà di proteggere la casa dai fulmini.
Le foglie facevano riappacificare gli innamorati dopo i litigi.
Rimango sempre affascinata da queste leggende popolari.


Per dirla breve la valeriana rubra è una splendida pianta dalle mille qualità!
Voi che ne pensate?

4 commenti:

  1. Adoro la valeriana e ne ho molta sul terrazzo e anche questa mi piace tantissimo! Se poi è robusta e non teme il freddo ancora meglio, le piante che richiedono poca cura fanno al caso nostro!
    Ilaria se ti va passa da me oggi c'è una sorpresina :)
    http://vivereapiedinudi.blogspot.it/2012/05/foto-blog-awards-e-curiosita.html

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  2. Anch'io ho scoperto, grazie ad un professore di elettrotecnica che si interessa di botanica, questo fiore che resiste molto bene al vento, alla salsedine e ai climi rigidi della costa romagnola: ne ho riprodotte molte piante al mare.
    Il guaio é che ora, grazie ai semi é diventata invadente e nasce dappertutto, soprattutto sul prato...
    Stò cercando delle piante da fiore perenni che resistano sia al vento che alla salsedine: cosa mi consigliate? Grazie. Giorgio.

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    1. Ciao Giorgio.
      Non ho molta esperienza di piante "da mare" vivendo in pianura, ma da quanto ho osservato nei giri sulle coste italiane, a parte le ovvie bouganville, hibiscus e oleandri, quelle che potrebbero andare bene sono l'agapanthus, la gazania e la cuphea hyssopifolia, alcune varietà di ortensia, forse la salvia russa.
      Prova a vedere se possono andare bene per le tue esigenze.
      Grazie e continua a leggermi!

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  3. Grazie delle piante consigliate: le proverò.
    Avevo messo a dimora una bella pianta di bignonia, dopo il vento di aprile che l'aveva 'pelata', si era ripresa ed era in piena fioritura, ma una mareggiata di fine luglio me l'ha seccata definitivamente.
    Invece un'alberello di clerodendro, dopo un primo periodo critico per la troppa concimazione, é cresciuto di ben 55 cm. ed ha perfino messo qualche grappolo di fiori... Speriamo nella prossima stagione.
    Ancora: due piante di lillà per lo shock della perdita delle foglie (così mi hanno detto), hanno fiorito in novembre. Giorgio.

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