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sabato 22 giugno 2013

La notte della rugiada, dei falò e delle erbe magiche


La notte tra il 23 e il 24 giugno, sarà la magica notte di San Giovanni, una tradizione antica che si festeggia ancora oggi in molti paesi e città con tradizioni rurali.

Questo giorno, molto vicino al solstizio d’estate, è associato alla festa religiosa di San Giovanni Battista, nato appunto il 24 giugno e, come per tutte le feste cristiane, convergono riti precristiani, indoeuropei e celtici, comuni a tutte le culture fin dalla notte dei tempi.

In questa particolare notte pare che raccogliere la rugiada, che simboleggia le lacrime di Salomè per la morte di Giovanni Battista, porti fortuna.



Anche le erbe raccolte in questo breve arco di tempo (possibilmente a piedi nudi nell'erba) in cui il sole riprende la sua fase discendente, si dice abbiano poteri benefici e terapeutici, in quanto tutte le loro proprietà sono esaltate, sia perché benedette dalla rugiada che dagli influssi astrali.
Tentar non nuoce! 

Assecondare queste antiche leggende raccogliendo erbe aromatiche può diventare utile, oltre che divertente, perché è proprio in questo periodo di inizio estate che le piante aromatiche raggiungono la maggior concentrazione di oli essenziali, momento ideale quindi per utilizzarle o conservarle.
Le erbe più comuni da raccogliere la notte tra il 23 e il 24 sono: 
l’iperico, detto appunto erba di S. Giovanni, 
l’artemisia chiamata anche assenzio volgare e dedicata a Diana-Artemide, 
la verbena con proprietà protettive,
e il ribes rosso, che secondo la credenza popolare protegge dai malefici, 
ma anche il sambuco, la lavanda, la mentuccia, il biancospino, la ruta, il rosmarino, il cerfoglio, la borragine.
Le nostre nonne o le nostre bisnonne per i più giovani, preparavano “l’acqua di San Giovanni”, mettendo le foglie e i fiori delle piante aromatiche raccolte, in un bacile d’acqua da lasciare fuori casa per tutta la notte; il giorno seguente la usavano per lavarsi per proteggersi contro il malocchio, la malasorte e le malattie.
Un rito facilmente ripetibile se si ha la possibilità di trovare alcune di queste erbe nel proprio giardino e nei campi vicini a casa.

Secondo la credenza contadina la rugiada faceva anche crescere i capelli, favoriva la fecondità e curava le imperfezioni della pelle.
Nel Nord Europa se una donna desiderava molti figli, doveva stendersi o rotolarsi nell’erba bagnata.

Sempre in questa fase dell’anno pare che le streghe fossero solite incontrarsi attorno ad un antichissimo albero di noce, e con i malli di noci colti ancora verdi e carichi di rugiada, preparassero il nocino, liquore dolciastro e digestivo considerato terapeutico.
In alcuni luoghi la tradizione di fare il nocino in casa è diventato un concorso a cui partecipare durante la Fiera di San Giovanni!

L’utilizzo del mallo di noce come ingrediente per medicinali, o liquori, risale a tempi antichissimi, addirittura potrebbe essere di origine druidica.

 
Oltre al rito della rugiada, nella notte di S. Giovanni, c'è quello dei falò.
Secondo la tradizione popolare infatti, il sole (fuoco) si sposa con la luna (acqua). 
Da qui è nata l'usanza dei grandi falò propiziatori e purificatori, accesi dai contadini nei propri poderi in onore del sole; spesso venivano incendiate alcune fascine, che venivano fatte rotolare lungo i pendii, accompagnate da grida e canti di tutti i partecipanti.
Poi, la mattina successiva, il 24 giugno, sempre
come porta fortuna e scaccia mali, gli abitanti delle campagne giravano tre volte intorno alla cenere del falò, passandosela sui capelli o sul corpo.

Le sagre di San Giovanni sono ancora oggi molto sentite nei piccoli paesi.
Anche a Parma e provincia, (la mia città) la sera del 23 giugno, la tradizione contadina è ancora molto viva e chi vuole "prendere" la rugiada magica, si organizza per cenare all'aperto, soprattutto nei dintorni delle chiese parrocchiali, o semplicemente negli spazi aperti delle trattorie vecchio stile, dove centinaia di persone festeggiano gustandosi un delizioso piatto di tortelli d'erbetta.

Quest'anno poi c'è un motivo in più per passare la serata all'aria aperta: si potrà ammirare la Luna gigante
La Luna piena sarà un po' più grande e luminosa del normale e tenderà al colore rosso. 
Accade solo una volta all'anno quando il plenilunio cade in corrispondenza del perigeo.
Non resta invece che godersi lo spettacolo, che grazie al bel tempo, sarà assicurato!

Auguro a tutti una bellissima 

NOTTE DI S. GIOVANNI!!!

Voi come la passerete e quali sono le tradizioni dalle vostre parti?

1 commento:

  1. Ma quante informazioni! Peccato averle lette un po' tardi, le terrò presenti per il prossimo anno, a parte quella della luna, che mi sono comunque goduta dalla riviera toscana :)

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