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venerdì 1 marzo 2013

Fioriscono i crocus!

Fotografia di Mark Kovacs

Nonostante ci sia ancora un pò di neve sui prati e nei giardini privati, i crochi stanno facendo capolino, lasciandoci intravedere la primavera alle porte!

Queste delicate erbacee perenni dalla tipica infiorescenza a forma di coppa, con i primi tiepidi raggi del sole e l'allungarsi delle giornate, schiudono le loro corolle in una gran varietà di colori.
Disponibile in più di 80 specie diverse, (alcune delle quali a fioritura autunnale) è coltivato nella maggior parte dei paesi del Mediterraneo e in Asia.
Si tratta di uno dei primi fiori dell'anno, come i muscari armeniacum, ai quali ho da poco dedicato un post.

I crocus, essendo molto resistenti, sono in grado di far fronte alle gelate primaverili o alle nevicate tardive, facendo la sua comparsa anche attraverso la neve.

 
 
Questa bulbosa appartiene alla famiglia degli iris, ed è stato individuato per la prima volta in epoca romana.
Il suo nome, crocus, deriva dal greco Krokos, che significa filamenti, per gli stimmi lunghi e filamentosi, ed è stato citato addirittura da Omero nell'Iliade.

Una delle sue principali caratteristiche è la sua grande forza, basti pensare che il bulbo fiorisce anche se non interrato, soltanto lasciandolo in un luogo fresco e aerato ed è in grado di prosperare nei giardini rocciosi.
Il croco è un fiore particolarmente versatile, che ovunque coltivato non mancherà di dare un tocco di raffinatezza.


Dal bulbo del croco esce uno stelo che porta un fiore, che può variare dagli 8 ai 15 cm. di altezza, luminoso e appariscente, che nella maggior parte dei casi è di color lilla, ma che può essere anche giallo, arancio, bianco striato o viola, secondo la varietà a cui appartiene.
Le specie più precoci sono i crocus Imperati, Minimus e Aureus; il Pickwick, dai fiori lilla con venature chiare sono tra i più coltivati.
Lo zafferano che si usa in cucina, conosciuto da secoli in medio oriente, si ricava dagli stimmi essiccati del crocus Sativus che fiorisce in autunno.


I fiori sono composti da 6 petali, che nelle specie selvatiche spesso sono bordati esternamente da linee e macchie di colore diverso, contrastanti con le tonalità di base.


Le foglie dei crochi sono verdi, di forma filiforme e ricurva, vagamente simili agli aghi di pino.
Sono molto adatti per l'inselvatichimento, in modo da creare intense macchie di colore sui tappeti erbosi o altre aree ai margini del giardino.
Dopo la fioritura il bulbo subisce una vera e propria trasformazione, con il vecchio fusto che lentamente avvizzisce e si atrofizza, in attesa che si formi il successivo, che fiorirà l’anno successivo.
Sono bulbose di facile coltivazione, pertanto non ci sono particolari accorgimenti da seguire, se non poche regole da rispettare.
Ovviamente al momento dell'acquisto la scelta dei bulbi più sani è importante, scegliete quelli senza imperfezioni o macchie strane e che siano duri al tatto.
Per ottenere i migliori risultati il bulbo va interrato in autunno, nel periodo tra settembre e ottobre.

Il croco ama posizioni aerate e molto luminose, possibilmente a mezz'ombra, dove non sia a contatto con i raggi diretti del sole per troppe ore al giorno, che potrebbe bruciare le foglie ed i fiori, anche se spesso gli ibridi sopportano anche l’esposizione in pieno sole.



I bulbi devono essere interrati ad una profondità dagli 8 cm. ai 15 cm. secondo la sua grandezza, (almeno il doppio del suo diametro); tale profondità permetterà alle radici di raggiungere zone più umide e fresche.
Il terreno di coltivazione deve essere possibilmente leggero, drenante, ricco di sabbia e humus, soprattutto se di base è argilloso e troppo compatto, regola che vale per tutti i fiori da bulbo.

Al momento della messa a dimora si può somministrare nell'impasto di terriccio un concime a lenta cessione, per garantire al bulbo il giusto nutrimento che gli servirà per tutto il ciclo vegetativo.  
Per ottenere un risultato d'effetto nel giardino, si consiglia di utilizzare bulbi della stessa specie, interrandoli ad una distanza di circa 5 cm. l'uno dall'altro, avrà così tutto lo spazio necessario per allargarsi, ottenendo così uno sviluppo tappezzante.
Può succedere che non fioriscano il primo anno, ma daranno grandi soddisfazioni gli anni successivi.
Per proteggere i crochi dagli agenti atmosferici o da eccessive escursioni termiche, è bene ricorrere alla pacciamatura della base con paglia, corteccia o foglie secche.



L’innaffiatura in tutte le bulbose a fioritura primaverile solitamente non è necessaria, ma nel periodo successivo alla fioritura, in assenza di piogge, è meglio intervenire con un'irrigazione periodica per non far perdere energia al bulbo, che potrebbe non fiorire l'anno successivo.

Se volete riprodurre in proprio i crochi (io non ci ho mai provato) si può fare attraverso i bulbilli prodotti dal bulbo principale, dal quale devono essere staccati, puliti e trattati con un antifungino, per poi interrarli ad una profondità di circa 10 cm. con le stesse accortezze con cui si interrano i bulbi più grandi.

A me piace avere la certezza del risultato, vista anche la lunga attesa dalla messa a dimora alla fiorutura, quindi ho sempre acquistato direttamente i miei nuovi bulbi.

Io sconsiglio l’estrazione dal terreno dei bulbi a fine stagione, così da farli naturalizzare, ma se preferite estrarli, agite solo quando le foglie sono completamente secche, poi fateli asciugare in un luogo riparato e aerato e conservatoli fino alla successiva messa a dimora.

Un accorgimento per prolungare la fioritura è somministrare del concime specifico per bulbose nell'acqua delle innaffiatura, ogni quindici o venti giorni, da quando noterete i primi fiori appassire fino alla fine dell'estate.

Il croco non necessita di particolari operazioni di potatura, esclusa la rimozione di parti secche o marcite per favorire una migliore fioritura.

Per maggiori informazioni relative alla coltivazione dei bulbi cliccate su: È il momento di piantare i bulbi


Malattie fungine o parassiti possono causare problemi a foglie e petali dei crocus, prediligendo terreni piuttosto umidi, pertanto potrebbe essere consigliato un trattamento preventivo con prodotti naturali come macerati di erbe oppure piantando dei mezzi spicchi di aglio quà e là vicino ai vostri bulbi una volta interrati. 



Il crocus è ritenuto un simbolo della vita, e il fiore degli sposi, rappresentando la passione e l’amore sensuale si usava in passato portlo sul letto degli sposi la prima notte di nozze, come augurio di fertilità.

Per gli appassionati di crocus, segnalo
la visita ai giardini terrazzati di Villa Della Porta Bozzolo a Casalzuigno, in provincia di Varese, dove alla fine di ogni inverno un immenso prato si trasforma in un tripudio di colori grazie alla spettacolare piantumazione di più di 500 mila bulbi di crocus provenienti dall’Olanda.



  
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17 commenti:

  1. Bellissimi fiori, consiglio le varietà con le corolle più grandi, perchè la specie in sè ha uno stelo molto corto e spicca poco nei prati. Ciao!

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    1. Grazie dei consigli da esperta Marta!
      Buon weekend!

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  2. Che belle foto, si sente proprio la primavera nell'aria,( nonostante a casa mia ci siano ancora mucchie di neve).
    Buon fine settimana.
    ciao
    Loretta

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    1. Anche qui ce ne ancora abbastanza, ma domani le rose non mi scappano!
      Tutto nel mio giardino fa presagire che ormai ci siamo...
      Ciao cara, a presto!

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  3. Ciao Ilaria, il tuo blog è veramente delizioso e l'ho subito inserito tra i miei preferiti. Questi fiori mi mettono sempre allegria, quando spuntano significa che il lungo inverno sta finendo!

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    1. Grazie Early, sei molto gentile!
      Seguimi che la stagione dei fiori è appena iniziata!

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  4. Eh già! Anche i miei stanno facendo capolino proprio ora!! Si è appena sciolta la neve ed ecco che si vedono le puntine verdi sbucare tra la pacciamatura! Che bello!

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    1. È una vera gioia vedere i risultati del proprio lavoro vero?
      Anch'io ho tante puntine di bulbose che aspettano di uscire....
      Ciao, buon weekend!

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  5. Ciao Ilaria,
    sempre bellissime foto, complimenti! I crocus sono magnifici, li ho presi oggi viola, gialli e bianchi insieme ai muscari portano la brima brezza di primavera!

    Ciao B

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    1. Brava Biss, ottimi acquisti!
      Ciao, grazio e buon fine settimana!

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  6. Veramente belli i crocus che già i giorni scorsi spuntavano in mezzo alla neve!
    Ogni autunno ne aggiungo qua e là in giardino, e siccome immancabilmente mi dimentico dove li interro,loro mi fanno la bellissima sorpresa che annuncia la primavera!
    Pensa quanto siamo fortunati noi che abbiamo un giardino e possiamo godere di queste emozioni della natura ogni giorno!!!
    Buona domenica Ilaria!

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    1. Siamo proprio fortunate, è vero!
      Anch'io quest'anno avrò qualche difficoltà a ricordare dove ho messo tutti i bulbi piantati l'autunno scorso...
      Spero fioriscano tutti, sennò mi arrabbio!
      Ciao Luna, sei sempre un tesoro!

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  7. Anche da me....vado a fotografarli....
    fra

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    1. Bene! Poi vengo a vedere da te come sono!
      Ciao Francesca.

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  8. anche qui! anche qui!!! li ho fotografati oggi, insieme ai bucaneve (un po' in ritardo, ma credo per colpa mia che li ho piantati tardi) e ai muscari; a breve post e foto... poi ci sono dei fiori che non ricordo di aver piantato, e che non riconosco, pubblicherò le foto anche di questi così magari mi aiuti ad identificarli!
    un abbraccio

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    1. Ok, attendo le foto così vedo se posso aiutarti.
      Ciao Vale, un bacio!

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  9. Ciao...ma sapete la differenza con i crocus da zafferano? Quelli che spuntano in natura non sono utilizzabili, o sì? JESSICA

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