Pagine

sabato 19 gennaio 2013

L'arca di Noè per le piante


Proprio così.
Da qualche anno è stata costruita una struttura che si può definire un'arca di Noè per le piante, progettata per raccogliere le sementi di tutto il pianeta e preservarle dall'estinzione.

Lo Svalbard Global Seed Vault (deposito sotterraneo globale di semi), situato sull'isola norvegese di Spitsbergen, nell'arcipelago artico delle isole Svalbard, è stato ideato dallo scienziato americano Carry Fowler, del Fondo fiduciario mondiale per la diversità delle culture.


Questo sistema di conservazione ha lo scopo di preservare circa tre milioni di semi di specie vegetali presenti sulla Terra, per farle giungere alle generazioni future in caso di una catastrofe di grandi proporzioni, dovuto a cambiamento climatico o altri fattori, come errori di gestione, che rischiano l'estinzione di colture essenziali per l'alimentazione, minacciando la biodiversità del nostro pianeta.

I semi e le spore verranno conservate per centinaia ad una temperatura costante di 18-20 gradi sotto zero, e grazie al clima artico, che raggiunge la temperatura massima di -3°C, il contenuto non correrebbe rischi neppure se si fermasse per mesi l'impianto di congelamento.





La fondazione Global Crop Diversity Trust, con il contributo di diversi paesi e agenzie internazionali, tra cui la Bill e Melinda Gates Foundation, ha avuto il compito di raccogliere, catalogare, impacchettare, e spedire presso la cassaforte di Svalbard, tutti i campioni di semi di specie diverse provenienti da ogni ambiente, clima e angolo del pianeta.

  



L'Arca di Noè per le piante è stata costruita in una caverna scavata nel permafrost (ovvero nel terreno permanentemente ghiacciato) e nella roccia.
Si tratta di un vero e proprio caveau, tutto in cemento armato, protetto da porte blindate d'acciaio dello spessore di un metro, in modo da resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo, ed è inoltre difeso dal clima artico e dai guardiani naturali: gli orsi polari. 


 
 

La manutenzione del centro richiede pochi lavori, con costi relativamente bassi dell'attività per i prossimi decenni, ma l'elaborata costruzione è costata al governo della Norvegia circa 9,5 milioni di dollari.


A quanto pare l'idea è piaciuta anche in altri paesi del mondo, e
proprio quest'anno inizierà la costruzione di una altro Deposito criogenico di sementi in Jakuzia.
La varietà biologica sulla Terra si sta riducendo a ritmi davvero preoccupanti, quindi l'idea di congelare per preservare dall'estinzione mi sembra giustissima.
Voi che ne pensate?

10 commenti:

  1. Ciao Ilaria, tempo fa avevo letto un post di Mimma Pallavicini in cui lei si lamentava che a Verona, a Peri, ce l'abbiamo anche noi italiani un più modesto centro di ricerca sui semi. Peccato che non se lo fili nessuno...
    Cambiando discorso, sai che questa settimana, finalmente, ho visto le cinciallegre (o quel che sono, è lo stesso uccellino della foto del tuo blog) sulla palla di semi che ho appeso in orto? Ci hanno messo un mese per fidarsi!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ciao Marta.
      Non sapevo che esiste anche in Italia in versione ridotta, ma credo che molti paesi imiteranno l'iniziativa nei prossimi anni.
      Se l'uccellino che viene da te è quello della foto di testata è una cinciarella!
      Sono stupende e molto vivaci.
      Vedrai che ora che sa dove trovare cibo tornerà spesso e chiamerà amici!
      Appena finisce la palla mettine una nuova, mi raccomando.
      Bacioni e buona domenica.

      Elimina
  2. A mali estremi estremi rimedi?
    Per fortuna c'è ancora qualcuno in questo mondo che pensa di salvaguardare un patrimonio naturale che si sta estinguendo sotto gli occhi disattenti dell'umanità intera !
    Ottimo spunto di riflessione Ilaria!
    Buona serata

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Meno male che qualcuno lavora in modo preventivo e non distruttivo, vero?
      Io comunque spero ancora che il trend negativo verso l'estinzione di alcune specie sia animali che vegetali si fermi, anche grazie ad una nuova coscienza delle persone.
      Grazie Luna, a presto!

      Elimina
  3. Sapevo di questo centro, ma non avevo mai letto nulla di così approfondito.
    Meno male che qualcuno ci pensa a preservare le bio diversità, soprattutto ora che l'OGM cerca di imporsi a tutta forza, sempre e solo per meri interessi economici di grandi Multinazionali (tipo la Monsanto, tanto per citarne una), travestiti per interesse al benessere dell'umanità...
    Buona domenica!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Già, gli OGM stanno facendo un bel danno!
      Ho voluto approfondire perchè mi sembrava un progetto molto interessante, oltre che essenziale.
      Qualche mese fa in tv ho visto un documentario su questa Arca, così ho pensato che un post era il caso di dedicarglielo.
      Ciao Filibustieri, buon inizio settimana.

      Elimina
  4. anche io avevo letto qualcosa in proposito e penso che siano quelle idee "umane" che hanno del sale in zucca e che, una volta tanto, non rovinano la Natura ma, anzi, la rispettano!
    ciao Ilaria, buona settimana

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Mammaeco, la pensiamo allo stesso modo.
      Ciao, un abbraccio.

      Elimina
  5. Brava Ilaria, bel post, lo condivido subito sulla pagina. Avevo letto la notizia in fretta e mi ero ripromessa di approfondire e diffondere, ma visti i miei attuali tempi biblici...meno male che ci hai pensato tu! E meno male che ci sono progetti del genere, come anche quello che porta avanti da una vita Vandana Shiva. Purtroppo tanti semi antichi sono già persi, ma a salvaguardarne altri si fa sempre in tempo, prima che tutto il mondo vegetale diventi un brevetto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come sempre sei molto sul pezzo Cri!
      Grazie del sostegno carissima, mi fa molto piacere sapere che mi segui e mi condividi.
      Buona giornata.

      Elimina

Sarò felice di leggere e replicare quando possibile tutti i vostri commenti!