La pianta obbediente: physostegia virginiana

Il maestro giardiniere Carlo Pagani sarebbe felice di sapere che ho seguito uno dei suoi suggerimenti acquistando una physostegia virginiana, e probabilmente lo sarebbe ancora di più se sapesse che, non trovandola in vivai della mia zona, l'ho acquistata proprio nel suo super fornito Garden Center in provincia di Bologna (Flora2000.it) proprio il giorno del mio compleanno, qualche anno fà!

Questa bella erbacea perenne, il cui nome scientifico è un po' complicato, viene chiamata anche “pianta obbediente” per la singolare capacità dei suoi fiori che se spostati dalla loro posizione, restano per diversi minuti nella posizione in cui li abbiamo messi.
 

In Italia viene poco utilizzata e non è facile trovarla, ma meriterebbe più attenzione per l’abbondante fioritura in un momento dell'anno avaro di fiori, ovvero la fine dell’estate.
La fioritura tralaltro si prolungata fino all'inizio di ottobre nella mia zona climatica. 

La physostegia virginiana che vedete nelle foto, è la Vivid, che ho messa a dimora circa tre-quattro anni fà.
Mi stupisce ogni anno allargandosi e producendo sempre più fiori dal tono delicato e dalla forma particolare.

 

Si presta molto bene a formare bordure fiorite nei giardini di campagna, miscelato opportunamente con altre essenze, ma è adatta anche alla coltivazione in vaso.

La physostegia appartiene alla famiglia delle labiate.
Ne esistono circa 15 specie, tutte originarie dell'America settentrionale, tutte con fiori simili alle bocche di leone, sui toni del rosa, malva o bianco, che è il colore più raro.
Bellissima la physostegia virginiana con foglia variegata bianca!

Gli steli possono diventare alti dai 60 cm. ai 120 cm. secondo la specie; hanno una sezione quadrata e i fiori tubulari si schiudono in successione sulle spighe che portano i boccioli, per un periodo di più di un mese da agosto a inizio ottobre, stagione permettendo.

Sono piante molto rustiche che crescendo diventano arbusti tondeggianti, non sempreverdi; per uno sviluppo equilibrato è consigliabile posizionarla in pieno sole o a mezzombra in ottobre, oppure a marzo-aprile, in un terreno con buon drenaggio.
Non temono il freddo anche perchè durante l'inverno la parte aerea dissecca; ricomincerà a svilupparsi con l'arrivo della primavera successiva, quando si dovrà effettuare la pulizia del secco e pacciamare con stallatico pellettato per rinforzare la successiva fioritura e la resistenza alle malattie fungine e all'attacco dei parassiti.

Si consiglia di annaffiare abbastanza spesso e regolarmente nel periodo vegetativo, attendendo che il terreno si asciughi tra un'annaffiatura e l'altra.
Durante l'inverno non è necessario annaffiare. 
Le physostegie amano anche i terreni umidi (ma non stagnanti) e possono essere prese in considerazione anche in prossimità di corsi d’acqua e laghetti.

 

Si può riprodurre all'inizio della primavera per talea erbacea, prelevando pezzi di stelo di circa 10 cm. da germogli giovani, e mettendoli in vasi con miscela di torba o perlite e sabbia, che andranno messi a dimora in piena terra in ottobre.

Per formare macchie fitte o bordure ricche come quella sottostante disponete una pianta ogni 35-40 cm. 

Visto che bell'effetto questa serie coltivata a bordura fitta? 

 

... e pare che anche gli utilissimi bombi gradiscano la mia physostegia!!!