Turbanti di malva

Il clima dell'estate ci regala tante piante spontanee, che spuntano ovunque nei giardini, nei fossi, negli spazi incolti, ai bordi delle strade, fuori dal controllo dell'uomo, spesso sottovalutate e dai giardinieri più puristi poco amate perchè considerate erbacce.
Nella maggior parte dei casi però tra le spontanee esistono specie commestibili e dalle preziose proprietà officinali.
Eccone un esempio!

 

Tra le più comuni spontanee molto presente in questo periodo riconosciuta per i suoi bellissimi fiori è la malva silvestre.
Fin dagli antichi Greci, ma anche nella più recente tradizione contadina, i fiori e le foglie sono considerate un efficace rimedio per tutti i mali per le sue proprietà emollienti, calmanti e lassative. 

In erboristeria è sicuramente la pianta offiicinale più venduta.

La malva silvestre appartiene alla famiglia delle Malvaceae diffusa in tutta la zona del mediterraneo, presente anche in America e Australia.

Si tratta di una pianta erbacea che si comporta come annuale, a portamento di piccolo cespuglio, provvista di fusti legnosi alla base, foglie verdi provviste di picciolo con margini dentati e ricoperte da una fitta peluria. 

I fiori sono a forma di calice di colore lilla definibile anche color malva, con delle evidenti striature più scure. 

Fiorisce dalla primavera per tutta l'estate. 

Io la trovo spesso nel mio giardino, anche nel prato, che dà un tocco di colore inaspettato  in mezzo a tanto verde.

I suoi fiori che quando sono in bocciolo sono chiusi tipo turbante, sono veramente stupendi!

Il nome della malva deriva dal termine latino “mollire” e dal greco "malachè" che significa "ammorbidire".

Ha proprietà scientificamente provate e apprezzate ancora oggi ed esattamente calmanti, emollienti e lassative.

Il merito è delle mucillagini contenute in essa che hanno funzioni espettoranti e antinfiammatorie efficaci nella cura delle malattie delle vie respiratorie.

Inoltre grazie al fatto che queste mucillagini si rigonfiano nell’intestino stimolarne la contrazione dando una blanda azione lassativa. 

Non tutti sanno che la malva è il simbolo della calma e della dolcezza.

 

Con i fiori e le foglie più giovani che si raccolgono in primavera all'inizio della fioritura, si possono preparare decotti, collutori, tisane e infusi o farli essiccare.

Il succo ottenuto dalla spremitura della pianta ha effetti lenitivi in caso di punture delle vespe. 

Le radici sono leggermente analgesiche e si possono strofinare sui denti e sulle gengive. 

Il decotto è usato per effettuare impacchi agli occhi nel caso di congiuntivite, come lassativo, o per l'irritazioni del cavo orale e dell'apparato digerente, per ammorbidire la tosse ed il catarro.

Il collutorio viene utilizzata in forma di collutorio dopo le estrazioni dentarie.

L'infuso di malva si utilizza come lassativo, oppure da freddo aggiunto all'acqua del bagno per l'effetto emolliente ed idratante.

Il suo impiego è infatti diffuso nell’ambito della cosmesi grazie alle sue proprietà emollienti per la produzione di dentifrici, colluttori, colliri, creme, lavande, saponette, bagnoschiuma. 

In omeopatia si usa per vincere le sensazioni di solitudine e sbloccare le rigidità affettive.

I germogli e le foglie più giovani di malva, sia crudi che cotti, si usano in preparazioni di cucina.  

I pigmenti dei fiori vengono impiegati come colorante alimentare.

Oltre alle prima citate mucillagini contiene benefici complessi vitaminici B1, B2 e C, carotene, potassio, tannini, flavonoidi. 

 

La malva è un pianta spontanea preziosa per le mille virtù, con una bellissima fioritura caratteristica, che si guadagna da sola il suo posto al sole, senza aver bisogno di alcuna cura.

Meglio di così...!