giovedì 19 dicembre 2013

Dà un tocco green al tuo Natale!

Anche se il Natale è diventato sempre più consumistico si può comunque dare un tocco GREEN alle feste.

Riciclare, reinventare, trasformare, creare, costruire, risparmiare, sono tanti i modi per festeggiare facendo attenzione all'ambiente.

Date un'occhiata ai consigli del riquadro qui sotto e troverete decine di idee per essere sostenibili (ma festosi) anche a Natale!

Provare per credere!



Desideri Magazine offre tanti spunti per realizzare giochi faidate, decorazioni floreali, menù delle feste (sostenibile ma con gusto), ricette originali con prodotti di stagione o tramite cottura in lavastoviglie, cura del viso e del corpo con prodotti casalinghi, luci natalizie senza sprechi, decorazioni perfette per la festa di Capodanno, oltre a suggerimenti per travestirsi da Babbo Natale per i bambini con ciò che si può trovare in casa, e se scegliere l'albero di Natale vero o quello finto.

 

Quante preziose idee per un Merry ...Re-Christmas!

Se vi sono piaciute condividetele!

 


martedì 17 dicembre 2013

L'albero di Natale dalle origini a oggi

L'albero di Natale è una delle più diffuse tradizioni natalizie al mondo.

Ma vi siete mai chiesti da dove abbia origine questa usanza?



La tradizione dell'albero di Natale, per molto anni era particolarmente seguita nell'Europa di lingua tedesca, così come l'usanza dei mercatini di Natale, ma si è ormai da tempo molto diffusa anche nel mondo cattolico.
Per alcuni studiosi l’abete fu scelto dai Cristiani fra tutti gli alberi sempreverdi per la sua forma triangolare, che rappresenterebbe la Santa Trinità.
L’abete rosso storicamente addobbato come Albero di Natale, è una conifera sempreverde con il nome botanico di picea excelsa, diffusa in tutta l’Europa settentrionale e centrale.
Ha una caratteristica chioma conica con i rami che partono dal tronco orizzontalmente, perfetti per sostenere le decorazioni.
Le sue foglie sono aghi appuntiti di colore verde scuro, produce pigne contenenti frutti e può raggiungere l'altezza di 40-50 metri.



Nell'epoca moderna si utilizza maggiormente l'albero artificiale, a minor impatto ambientale se si utilizza per molti anni, e sicuramente più pratico.
Solitamente viene preparato qualche settimana prima di Natale, spesso nel giorno dell'Immacolata concezione, e riposto dopo le feste.
Per usanza si distribuiscono ai suoi piedi i pacchetti contenenti i regali natalizi, in attesa di essere scartati la vigilia di Natale.



 
Dai tempi dei tempi, per diverse culture e religioni, l’albero è un simbolo di vita e sull'origine dell'Albero di Natale si sono sviluppate moltissime leggende.
 

Una di queste leggende narra che in una fredda notte di Natale un boscaiolo stava tornando a casa, quando all'improvviso si fermò guardando il cielo, incantato dalla visione delle stelle che brillavano attraverso i rami di un abete coperto di neve.
Per spiegare alla moglie lo spettacolo appena visto, quando arrivò a casa, tagliò un piccolo abete, lo portò dentro casa e lo adornò di candeline e di festoni per riprodurre l'effetto delle stelle e della neve sui rami.


Un'altra leggenda è quella del miracolo compiuto dal vescovo Winfried, (dichiarato San Bonifacio dopo la sua morte); mentre era missionario in Germania, fermò il sacrificio di un piccolo principe da parte di alcuni pagani adoratori di una quercia, abbatté la quercia, e al suo posto comparve subito un abete, che spiegò essere l'albero della vita, rappresentante Gesù Cristo.



Ci sono diverse città nordeuropee che si proclamano sedi del primo albero di Natale, una di queste è Riga, dove si trova una targa in otto lingue risalente al 1510, che celebra il "primo albero di capodanno".
Un'altra è Tallinn in Estonia, dove nel 1441, fu eretto un grande abete nella piazza del municipio, attorno al quale giovani uomini e donne ballavano alla ricerca di un’anima gemella.

Ma già da molti secoli prima, in occasione della festa del solstizio d'inverno, un grande albero sempreverde veniva ornato di ghirlande per celebrare il ritorno del sole e la rinascita della natura. 
I Druidi, sacerdoti celti, onoravano l'abete in varie cerimonie e i Romani, alle calende di gennaio, ne regalavano un rametto come augurio di buona fortuna.

In origine l'albero delle feste veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta.
Nel XVIII secolo, la frutta venne sostituita negli addobbi da
ghirlande, nastri e candeline, finché alcuni fabbricanti svizzeri e tedeschi cominciarono a preparare leggeri e variopinti pendenti di vetro soffiato, che diventarono ornamenti tradizionali dell’abete natalizio.


Per molto tempo, prima del 1600 la tradizione dell'albero di Natale rimase tipica delle regioni a nord del Reno, dove la dottrina protestante era più diffusa di quella cattolica. 
In origine l'usanza era bruciare un albero resinoso come simbolo di luce. 
Il primo albero di Natale come lo conosciamo noi, pare risalga al 1611 quando la duchessa di Brieg fece trapiantare in vaso un abete del suo giardino per adornare un angolo spoglio di una delle grandi sale del suo castello in Germania, in vista dei festeggiamenti natalizi.
Furono gli ufficiali prussiani, dopo il Congresso di Vienna, a contribuire alla sua diffusione anche nei paesi cattolici.

Anche lo scrittore tedesco Goethe contribuì alla diffusione dell'albero di Natale inserendone una descrizione nella sua opera più famosa, I dolori del giovane Werther.
A Vienna l'albero di Natale apparve nel 1816, per volontà della principessa Von Nassau-Weilburg, ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orléans.
In Italia fu la regina Margherita, nella seconda metà dell'Ottocento, la prima ad addobbare un albero di Natale, e la moda si diffuse velocemente in tutto il paese.


giovedì 12 dicembre 2013

Magia natalizia a portata di clic!


Quanto mi piace l'atmosfera natalizia!

Le decorazioni natalizie in casa nostra sono aumentate inersorabilmente anno dopo anno.
Ne riceviamo spesso in regalo, ma non contenta, ne acquisto altre personalmente nel periodo prenatalizio, presa da un bisogno irrefrenabile proprio di quel piccolo, inutile, ma perfetto addobbo, che contribuirà a per creare la sua piccola parte di magia natalizia.
Se avessi più manualità mi cimenterei a confezionare gli addobbi in casa, preferibilmente con materiali di riciclo, ma fino ad ora non ho mai osato, sebbene ammiri moltissimo chi ne è capace.
Provo a compensare questa mia mancanza riutilizzando carte regalo, fiocchi e buste per impacchettare i regali di amici e parenti.
Se anche a voi piace avere la casa ricca di decorazioni che rendano al meglio l'atmosfera natalizia, e per caso non avete ancora trovato tutto ciò che cercate, vi suggerisco di dare un'occhiata al sito di Peraga.it, sul quale io stessa faccio shopping online in tutta sicurezza.

Come ho già scritto qui è un'azienda affidabile e molto ben fornita, specializzata in attrezzature e prodotti di ogni tipo per il giardinaggio, oltre a mobili da esterni, barbecue, stufe, concimi, bulbi, e tutto quello che può servire a chi ama sporcarsi le mani e lavorare all'aperto.
Inoltre in questo periodo dell'anno, troverete una vasta scelta di idee regalo e di articoli natalizi, per finire di addobbare la vostra casa appena in tempo per l'inizio delle feste.

Ecco alcuni esempi di ciò che si può acquistare, tutti splendidamente ambientati nell'allestimento natalizio del garden center di Mercenasco.

Guardate con i vostri occhi:

lunedì 9 dicembre 2013

A Natale adotta una specie in pericolo!

Come ogni anno il WWF è molto attivo durante il periodo prenatalizio, cercando di incentivare le iniziative a favore degli animali a rischio di estinzione.
Anche quest'anno ci ricorda di scegliere la Natura al posto di un regalo inutile, adottando una specie in pericolo. 

Mi sembra un'ottimo suggerimento! 


Navigando nella pagina dedicata alle adozioni del sito del WWF, infatti, si possono trovare tante idee per fare regali solidali, che rendano il nostro Pianeta un posto migliore dove vivere.
La scelta del tipo di adozione a distanza della specie in pericolo è ampia.Si può scegliere di ricevere o far recapitare alla persona destinataria del regalo nel giorno che vorrai, la scheda dell’animale e le informazioni sul progetto, tramite una email, una cartolina o un dolcissimo peluche raffigurante l’animale da salvare.
I peluches sono favolosi, perfetti per i bambini, e disponibili anche in trio, suddivisi per habitat!


Per chi è particolarmente attento all'ambiente, oppure interessato alla tecnologia, è disponibile l’adozione digitale, che azzera l’impatto ambientale e lascia più risorse all'associazione da utilizzare per salvare l'animale preferito. 
Informatevi sul sito come ricevere wallpaper, screensaver, la nuovissima App adozioni, per iPhone e Android, per le notizie, i gadgets e gli aggiornamenti sui progetti e sugli obiettivi raggiunti dal WWF!


Sono migliaia le specie animali al mondo che soffrono a causa dell’uomo.
A seconda dei livelli di rischio e del tipo di minaccia per ogni specie animale, il WWF  interviene a tutela della stessa con attività diverse, come ostacolare il bracconaggio, fermare la deforestazione, curare gli animali feriti, e molto altro.


Ecco l'elenco degli animali che corrono il maggior pericolo:
ghepardo
orango
foca
elefante
tigre
orso
orso polare
panda
pinguino
delfino
lupo
leone
gorilla


Aderire al progetto adozioni del WWF, sarà un regalo che contribuirà a difendere chi non può farlo da solo, e renderà sicuramente il mondo un posto migliore.

 


L'impegno del WWF, da oltre 50 anni, è volto a far tornare il mondo un posto in cui l’uomo possa vivere in armonia con la natura, e tutti noi possiamo essere protagonisti di questo importante cambiamento, salvando dalla scomparsa gli animali più a rischio.

Per maggiori informazioni manda una mail a adozioni@wwf.it. oppure chiama l’ufficio adozioni - Tel. 06.844.97.500.

Buone Feste dal WWF!

giovedì 5 dicembre 2013

L'albero della pace e i suoi frutti


Già da metà novembre qui in pianura Padana, la maggior parte degli alberi dei giardini e delle campagne sono ormai senza foglie.
Alcuni però attirano lo sguardo decisamente più di altri, perché sono carichi di frutti dal colore acceso.
Sia nei giorni di sole che di nebbia, creano davvero un bel colpo d'occhio!


Se non l'avete ancora capito sto parlando degli alberi di cachi (o kaki).
Questi splendidi alberi dal nome scientifico Diospyros kaki, appartengono alla stessa famiglia dell'ebano. 

Il diospiro o kaki è conosciuto anche come loto del Giappone, viste le sue origini orientali.
In Cina e Giappone è una delle piante da frutto di più antica coltivazione.
Viene considerato "l'albero della pace", perché alcuni alberi di questa specie furono i soli a sopravvivere al bombardamento atomico di Nagasaki del 1945.
In Europa si diffuse in epoca romana, ma durante il XIX secolo la coltivazione crebbe in modo esponenziale.
Nel XX secolo, tuttavia, subì un crollo a causa dei gravi attacchi di parassiti dei suoi frutti.

Negli ultimi anni l'apprezzamento di questa pianta da frutto è tornata a crescere e le principali coltivazioni intensive a scopi commerciali in Italia si trovano in Emilia Romagna, Campania e Sicilia, ma gli appassionati di kaki sono presenti in tutto il paese, da nord a sud.


Si tratta di un albero di media grandezza, che se lasciato sviluppare può raggiungere i 10 metri di altezza.
Le sue foglie sono caduche, e divengono rosse prima di cadere, in autunno inoltrato.


Il kaki fiorisce a maggio ma non è molto evidente, mentre i frutti che inizialmente si presentano come grosse bacche di colore verde, diventano gialle o arancioni a maturazione, generalmente tra ottobre e dicembre secondo la zona.
La bellezza e le proprietà dei frutti sono spesso il motivo che ne determinato la scelta di coltivazione.
I frutti sono portati dai rami dell’anno, pertanto bisogna tener conto di non potare nel periodo sbagliato.
Il contrasto tra la corteccia scura e la colorazione vivace dei kaki rendono la pianta molto ornamentale nei giardini invernali, oltre ad essere molto apprezzata dagli uccellini selvatici! 


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